Non profit

Pd, vado al Massimo: e poi?

La settimana politica si apre con la polemica a distanza fra Berlusconi e Veltroni, ma forse qualcosa si sta muovendo dopo la manifestazione di Roma

di Franco Bomprezzi

Al di là della grottesca guerra di cifre sul numero dei partecipanti alla manifestazione di Roma organizzata sabato dal Partito Democratico, è indubbio che il successo non da tutti preventivato dell’iniziativa di Veltroni ha ulteriormente movimentato le polemiche fra centrodestra e centrosinistra. E i giornali di oggi continuano a commentare l’evento e cercano di guardare più lontano.

E inoltre la rassegna stampa di oggi si occupa di:

 

Ampio spazio su Repubblica al post-manifestazione capitolina. “Berlusconi, assalto al Pd” è il titolone di oggi, che dà contro delle affermazioni del premier («In piazza la sinistra delle frottole», «il capo dell’opposizione? Vada a riposarsi»). Ampia la cronaca (con anche una intervista a Dario Franceschini, soddisfatto e che invita tutte le opposizioni a lavorare insieme) e ancor più diffusi i commenti. Massimo Giannini insiste su “La politica del disprezzo”, Stefano Rodotà su “Le regole da abbattere”. Entrambi dalla prima alle pagine interne. Sempre in prima il sondaggio del quotidiano: “La protesta degli italiani condivisa da un italiano su due”. Interessante il commento del lucido Ilvo Diamanti: in sostanza gli italiani in maggioranza (risicata, ma maggioranza) contrastano la riforma non per motivi ideologici ma di merito (e quindi non la rifiutano in blocco, ma assumono un diverso atteggiamento a seconda delle singole iniziative, mentre cresce il consenso per la scuola pubblica: è più ampio di quello di un anno fa). L’approfondimento e i dati della ricerca sono in R2. Per un italiano su due la riforma è per far cassa…
Torniamo ai commenti. Giannini sottolinea il fastidio del cavaliere verso la dialettica politica ma anche le 3 questioni che la manifestazione lascia. La prima è il rapporto del Pd con la società (che sarà migliore della classe di governo, ma intanto quella classe di governo ha votato: dunque occorre rifletterci); secondo problema: il rapporto con la maggioranza (se è così rozza, come ha detto Veltroni, ci si può dialogare?). 3 nodo, il rapporto con le opposizioni (cioè Idv e Udc: difficile per il Pd allacciare con entrambi…).
Quanto a Rodotà, la sua tesi è che «la consapevolezza istituzionale si ritira sempre più dal governo e dal Parlamento e si rifugia in aree circoscritte, anche se altamente significative, del sistema democratico. Si accentua così una pericolosa asimmetria istituzionale, dove al divisione dei ruoli e il rispetto delle regole sono costantemente visti come un ostacolo illegittimo da abbattere. L’unica norma fondativa del sistema è riconosciuta nell’investitura elettorale» «Si materializza così una italianissima versione dell’estinzione dello Stato costituzionale di diritto».

Sulla manifestazione del 25 ottobre a Roma del Partito democratico La Stampa intervista l’ex ministro Paolo Gentiloni, secondo il quale, al di là delle contese sui numeri, «le immagini viste nei Tg hanno dato l’idea che il Pd è in campo». La manifestazione secondo Gentiloni segna una svolta e sancisce la fine del dopo-elezioni. Ma «l’opposizione esiste» prosegue, «se usa la sua forza per diventare maggioranza», e indica tre cose che si dovrebbero fare: «il Pd contribuisca a un’intesa sulla contrattazione secondaria senza appiattirsi sulle posizioni di un sindacato»; davanti alla crisi finanziaria «diventi riferimento per interi mondi produttivi – piccola e media impresa, artigiani e commercianti – che spesso ci hanno guardato in cagnesco»; e «faccia una vera battaglia contro l’abolizione delle preferenze nella legge elettorale per le Europee». Secondo il “Retroscena” firmato da Amedeo La Mattina, Berlusconi sta mettendo in azione i suoi ambasciatori per «scollare» i Democratici e l’Idv di Di Pietro (dalla base del Pd però arriva l’indicazione contraria, ovvero a mantenere l’alleanza) e allo stesso tempo ha dato mandato di verificare cosa c’è di buono nelle 11 proposte illustrate la scorsa settimana da Bersani e che i gruppi del Pd hanno tradotto in emendamenti al decreto anticrisi. Non è un caso che ieri il cavaliere annunciasse che il governo sta pensando a un intervento sulle retribuzioni e le piccole medie imprese, proprio ciò su cui Veltroni batte da tempo e che rappresenta il cuore delle 11 proposte di Bersani. Berlusconi sarebbe quindi pronto a “integrare” alcune delle proposte del Pd e a «fare qualche sacrificio» pur di staccare Pd e Idv.
il Giornale propone a pag. 3  l’intervista a Massimo Cacciari  che dice: «Non era la marcia su Roma. una manifestazione non cambia la vita politica». Sulle cifre. Il Giornale pubblica  a pag. 4  foto con mq e numero di capienza di piazze simbolo.  E sottolinea: “Anche Repubblica non si fida di Walter e scrive che al Massimo c’erano 560mila persone”. 

“Berlusconi-Veltroni lite sul corteo” è il titolo di prima pagina del Corriere della Sera. I servizi sono a pag. 8. Berlusconi: «Non sono riuscito a vedere le immagini della manifestazione. Ho sentito solo le dichiarazioni della questura (200mila partecipanti rispetto ai 2,5 milioni stimati dagli organizzatori, ndr) e non posso che dire, come hanno già fatto altri, che questa è la sinistra delle frottole, delle invettive, delle calunnie». E ancora: «Veltroni si deve rassegnare, ha perso le elezioni e per cinque anni non c’è più niente da fare». Veltroni al TG1: «La manifestazione è stata la più grande di un partito negli ultimi anni. Come ha scritto un giornale francese, una marea umana ha invaso il circo massimo. E adesso il successo deve essere speso a vantaggio di operai, imprese, lavoratori, salari». A margine della rissa verbale fra i due leader il Corriere getta acqua sul fuoco con un’intervista al ministro dell’ambiente Prestigiacomo (“Ora il Pd è più forte, dialoghiamo sulle grandi riforme”) e con un retroscena in cui si dà conto della “diplomazia segreta” che da mesi intessono Fini e Veltroni. Paolo Franchi infine firma il pezzo di commento che parte dalla prima sotto il titolo “Il riformismo di massa”: «le tragicomiche polemiche su quanta gente ci fosse al, Circo Massimo danno il segno della miseria politica del tempo…la scommessa (di Veltroni, ndr) è sulla possibilità di mettere in campo in tempi relativamente brevi qualcosa che nella storia italiana non c’è mai stata, e cioè un riformismo di massa, e dunque, …, un partito riformista di massa. 

E inoltre sui quotidiani di oggi:

Libertà religiosa

La Stampa – La Stampa pubblica un reseconto dell’appello fatto dal Papa ieri per la libertà religiosa e di due annunci del cardinale Bertone: il viaggio in Medioriente e Israele avverrà presto e a marzo il papa andrà in Africa, Angola e Camerun, in preparazione del secondo sinodo per l’Africa che si svolgerà a ottobre del 2009. Benedetto XVI ieri ha lanciato un vibrante appello alle autorità politiche affinché vengano tutelati i cristiani vittime di intolleranze e di crudeli violenze, soprattutto in Iraq e India. Le minoranze cristiane, ha detto, «non domandano privilegi ma solo di poter continuare a vivere nel loro Paese». L’appello arriva in seguito alla pubblicazione del dossier annuale Aiuto alla crisi che soffre, che denuncia un aumento di intolleranza religiosa in alcune aree del mondo, soprattutto Asia e Medioriente.

Magistrati fannulloni

La Repubblica – A pagina 21, “«Metterò i tornelli anche nei tribunali» Brunetta scatena l’ira dei magistrati”. Al ministro piace tanto un solo metodo: burocratizzare e contabilizzare le prestazioni. Che si possa applicare a magistrati, è scettica persino Giulia Bongiorno, avvocato e onorerevole Pdl. Anche Niccolò Ghedini ha dei dubbi (la soluzione? Un manager che gestisca le risorse). I magistrati si difendono: lavoriamo da casa perché non abbiamo i computer.

Il Giornale – Anche i giudici timbreranno il cartellino è il  titolo del fondo  di Mario Cervi.  «Ci voleva una bella boccata di benaltrismo» inizia il pezzo spiegando  che il neologismo sintetizza la frase ” ben altri sono i problemi, le questioni, le priorità…”  e che può essere tirato in ballo per descrivere  le critiche rivolte al ministro Brunetta dagli statali e ora dai magistrati che dovranno dare conto delle loro presenze e assenze.  A pag. 10 un box sui ritardi e le assenze in aula: processi conclusi con sentenza 30%, processi rinviati 69%, processi rinviati per assenza del giudice  12,4%. Assenze dei giudici: 28% al Sud.

Tagli governativi

Il Sole 24 Ore – Molto interessante, nelle pagine interne, la tabellona dei tagli imposti dal governo ai vari ministeri: si scopre così che Mezzogiorno, trasporti e istruzione sono i settori più colpiti. Entro il 30 novembre tutti i dicasteri dovranno presentare il proprio piano di riorganizzazione post-tagli; mediamente, la riduzione è del 10/20% per tutti, chi più chi meno. Esempi? basti il ministero dello sviluppo economico, che perde 41 dirigenti e passa da 4396 a 3733 addetti. Nulla in confronto a quello che si abbatterà sul ministero della tutela dei beni culturali, cui si chiede di risparmiare ben 73 milioni e rotti. Che si farà con il personale in esubero? Tre uscite: pensionamenti, mobilità ed esonero dal servizio.

Evasione fiscale

Italia Oggi“Le verifiche fiscali sono più brevi”. I poteri di polizia tributaria saranno caratterizzati da percorsi di indagine minimi, ossia tarati sulle dimensioni del soggetto controllato, e check list per un rapido recupero. Questo per rendere immediatamente utilizzabili in sede di accertamento i rilievi mossi nel processo verbale e comprimere, quindi,  i tempi che intercorrono fra il controllo sul campo e la trasformazione dello stesso in un atto impositivo (accertamento).

Immigrati

Il Sole 24 Ore – Frenata sulla casa: c’è un’inversione di rotta nella propensione degli stranieri a comprare casa; dopo anni boom, gi acquisti sono in calo del 22,5%, e per il 2009 le previsioni sono ancora più fosche. In media, l’immigrato-tipo versava circa il 30% del costo della casa in contanti (di cui però la metà era prestata da familiari e amici) e per il resto faceva un mutuo. Adesso con la crisi e il caro-tassi c’è paura di indebitarsi troppo. La conferma arriva dai tanti info point e sportelli dedicati dal sistema bancario alla clientela immigrata, e dalla ricerca “Scenari immobiliari”. Di spalla, un articolo sui tanti siti internet dedicati e gestiti dalle varie comunità nel nostro paese.

Italia Oggi“Il ricongiungimento è più difficile” (pag. 25). Dal 5 novembre, nuovi requisiti e nuovo iter per l’ingresso in Italia del coniuge e dei figli. Il decreto legislativo 160 del 3 ottobre 2008 modifica il Testo unico sull’immigrazione nella parte relativa al diritto di ricongiungimento famigliare, ponendo una serie di paletti. Per esempio, può chiedere il ricongiungimento il coniuge purché non sia legalmente separato e sia maggiorenne. Per quanto riguarda i figli maggiorenni a carico, possono fare richiesta solo qualora non possano provvedere alle proprie indispensabili esigenze di vita in ragione del proprio stato di salute che comporti invalidità totale.  

Ogm contro i tumori

Corriere della SeraUno studio europeo, ne parla il Corriere a pag 25 con richiamo in prima, con la collaborazione dello ieo ha creato un pomodoro ogm che , sperimentato sui topi, previene i tumori. Commenta Veronesi: «È soltanto l’inizio, basta pregiudizi…la genetica applicata alla produzione alimentare è una delle aree in cui la ricerca scientifica può migliorare la nostra vita…Crea equivoci la parola ogm. Organismo è una definizione della vita biologica che sa di meccanicistico e modificare fa pensare a manipolare. Il risultato è un termine minaccioso che non evoca il concetto di miglioramento. Dovremmo cominciare a parlare di organismi geneticamente migliorati».

Greenpeace e Enel

Corriere della Sera – A Genova blitz e  guerra di manifesti di Greenpeace contro una centrale a carbone Enel. Questo il toni degli striscioni dell’associazione: «Enel clima killer», «Enel chiudi la centrale» e così via. A sorpresa però contro quelli che Ermete Realacci (ministro dell’ambiente-ombra del Pd) definisce «ecoguerrieri senza visione del futuro», si scagliano gli operai dell’Enel con manifesti del tipo: «Andate a lavorare», «basta Ecoballe», «Sì al lavoro». 

Case e risparmio energetico

Italia OggiIl tema della giornata è “Immobili & Ambiente”: tutto su edilizia e certificazioni ambientali, dall’”Ici light sul risparmio energetico” (pag. 5), con Piacenza e Rimini fra primi comuni con aliquote ridotte, alle normative (incentivi o obblighi) i vigore per la costruzione di edifici ecologically friendly. Titolone in prima pagina: “Casa, spreco energetico: sono 900 mila gli appartamenti già certificati. Ma i ritardi e i conflitti normativi rischiano di vanificare tutti gli obiettivi”. In Italia il 33% della spesa energetica riguarda i consumi ad uso civile: ecco dunque le amministrazioni pubbliche imporre o incentivare il rispetto di alcuni parametri ambientali nella costruzione di immobili: l’Onre, Osservatorio nazionale sui regolamenti edilizi e sulle esperienze di risparmio energetico promosso da Cresme e Legambiente,  ha scattato una fotografia al Belpaese catalogando l’esperienza di alcune centinaia di comuni virtuosi. L’indagine, effettuata su un campione di 1000 comuni,  ha raccolto 188 regolamenti edilizi che con obbligo (104 comuni) o con soli incentivi (85 comuni) promuovono «un diverso modo di costruire che guarda alla sostenibilità ambientale». A pag. 3 “Attestati energetici per 900 mila” (appartamenti per i quali è stato rilasciato un attestato di certificazione o di qualificazione energetica). 60mila solo in Lombardia. Pronte anche le linee guida stato-regioni che potrebbero arrivare sotto forma di decreto ministeriale.  

  

 


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA