Politica

Pd: no ai tagli alla cultura

Le deputate De Biasi e Ghizzoni annunciano battaglia

di Redazione

«Sarà opposizione dura in parlamento e nel paese: non consentiremo la morte della cultura italiana». L’annunciano le deputate democratiche della Commissione Cultura della Camera Emilia De Biasi e Manuela Ghizzoni che si domandano con «quale coraggio il governo, e il Ministro Bondi, taglieranno un bilancio davvero assai magro, visto che per la cultura si spende lo 0,3% del Pil, in un paese, l’Italia, che possiede il 52% del patrimonio artistico mondiale, con eccellenze di straordinario valore nel campo dell’arte, dei beni culturali e ambientali, dello spettacolo». «Lo stralcio» – proseguono De Biasi e Ghizzoni – «dalla manovra della lista nera degli enti culturali da tagliare è sicuramente un atto importante, quasi di buon senso, se di buonsenso si può parlare di fronte allo scempio di risorse che hanno fatto grande il nostro paese. E tuttavia è una goccia nel mare, se è vero che toccherà a Bondi decidere come e dove tagliare. A chi toccherà questa volta? A istituti culturali di prestigio, alla musica, al teatro, ai musei? Che ne sarà dell’archeologia, della tutela dei beni culturali e ambientali? Venderanno il Colosseo? Privatizzeranno il privatizzabile per fare cassa? Noi non lo consentiremo». «Ci sono altri modi per uscire dalla crisi. Per esempio far pagare le tasse agli evasori, o far fruttare l’immenso patrimonio culturale, invece di considerarlo un inutile fardello di cui disfarsi il prima possibile» – concludono le due parlamentari del Pd- «Per fare il Ministro della cultura ci vuole amore e volontà di difendere il bene comune che si amministra. Che credibilità può avere un Ministro come Bondi che un giorno sì e l’altro pure attacca i lavoratori della cultura, e poi si indigna se Tremonti gli taglia il bilancio?».


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA