Non profit
Pax Christi: Nazionale di calcio e Intralot… accordo da “rivedere”
Renato Sacco, coordinatore nazionale di Pax Christi: «Avevo capito esattamente il contrario, che cioè la Nazionale di Calcio Italiana scendeva in campo contro le ‘Slot’, contro il gioco d’azzardo! Visto che si parla tanto di moviola in campo, c’è da augurarsi che la F.I.G.C. ci ripensi e “riveda” le proprie scelte, forse affrettate o forse dettate solo dal business»
di Redazione
Avevo capito esattamente il contrario, che cioè la Nazionale di Calcio Italiana scendeva in campo contro le ‘Slot’, contro il gioco d’azzardo!
E invece no! E’ vero il contrario! Leggo su vita.it l’articolo di Giovanni Arditti: “Intralot del gruppo Gamenet (concessionario di Stato per scommesse, slot, vlt e via discorrendo, con un fatturato in crescita dell'8,5% e una raccolta di denaro da "giochi" di 3miliardi di euro) ha firmato un accordo per diventare "Premium Sponsor" degli azzurri.”Ma dai, non ci credo! Poi guardo anche la foto: è proprio così! In barba ai valori, all’educazione, ai giovani ecc. ecc. la F.I.G.C. ha firmato un accordo fino al 2018 proprio con Intralot, multinazionale di scommesse e giochi online. Ovviamente sul sito si legge “il gioco è vietato ai minori e può causare dipendenza patologica”, ma più in grande è scritto “INTRALOT Vincenti si diventa”.
Questo accordo è come un’entrata a piedi uniti da dietro: da cartellino rosso!
Che dire? Di fronte al lavoro meticoloso di associazioni, gruppi, comuni, parrocchie, amministrazioni, circoli, bar, edicole che si impegnano a dire ‘no slot’ , partendo dalla tragedia di chi si distrugge la vita per il gioco, questa scelta è proprio da cartellino rosso. Solo alcune cifre agghiaccianti: nel 2015 sono stati spesi in Italia nel gioco d’azzardo 87 miliardi di Euro, circa 8 destinati alle casse dello Stato. In media ogni italiano ha speso circa 1.400 €.
C’è una speranza: visto che si parla tanto di moviola in campo, c’è da augurarsi che la F.I.G.C. ci ripensi e ‘riveda’ le proprie scelte, forse affrettate o forse dettate solo dal business. E se fosse solo il business il criterio guida, non ci sarebbe da stupirsi nel vedere spuntare tra gli sponsor futuri la stessa Finmeccanica, o qualche modellino di F-35 stampato sulla maglia degli azzurri o magari anche un accordo pubblicitario con la Rwm di Domus Novas (Sardegna), che ha spedito, tutto in regola ovviamente e con il benestare del Ministero della Difesa, bombe in Arabia Saudita, usate per bombardare, anche in questi giorni, lo Yemen. E anche qui ci sono le foto. Speriamo nella moviola…
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