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Pax Christi denuncia Israele all’Onu: troppe violenze
Pax Christi chiede in merito una commissione d'inchiesta internazionale
Ingiustizie nei tribunali di Israele e gravi casi di violenze su civili palestinesi inermi da parte di coloni israeliani nei territori occupati da Israele: sono accuse rivolte da Pax Christi Internazionale in un intervento presentato ieri alla Commissione dell’ONU per i diritti umani, in corso a Ginevra. Pax Christi chiede in merito una commissione d’inchiesta internazionale.
Dal 28 settembre 2000, data d’inizio della “nuova intifada” palestinese, afferma Julia Stuckey, delegata permanente di Pax Christi alla Commissione ONU per i diritti umani, “i coloni ebrei della striscia di Gaza e di Cisgiordania si sono meglio organizzati ed hanno intensificato gli atti di violenza contro i civili palestinesi, alimentando una spirale di violenza. Anche i palestinesi hanno, da parte loro, commesso atti di violenza contro i coloni”.
Ma, a quanto osserva l’intervento di Pax Christi, la reazione dei tribunali di Israele non è equanime: “Il 21 gennaio scorso un colono che aveva ucciso un ragazzo palestinese di 12 anni è stato condannato a sei mesi di lavori forzati ed al versamento d’una indennità di 17.500 dollari; mentre, lo stesso giorno, un giovane palestinese che aveva tentato di pugnalare un colono è stato condannato a sei anni e mezzo di carcere”.
Pax Christi chiede perciò alla Comunità internazionale di “fare pressione su Israele affinchè questo Paese cessi le pratiche discriminatorie nei territori occupati e rispetti le norme riconosciute internazionalmente in materia di uguaglianza davanti alla legge”. Aggiunge l’intervento: “Israele dovrebbe anche garantire la sicurezza dei civili palestinesi e delle loro proprietà nelle zone sotto il loro controllo. La Comunità internazionale dovrebbe ugualmente applicare la risoluzione 1322 del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, mirante ad istituire una commissione d’inchiesta internazionale indipendente e stabilire, inoltre, una forza internazionale di osservazione al fine di proteggere la popolazione palestinese contro l’uso cieco della forza”.
Negli ultimi mesi, si legge nella denuncia presentata all’ONU, “coloni ebrei hanno ucciso almeno sette palestinesi, ne hanno colpiti e feriti almeno 39 e bastonati almeno 11, mentre ci sono 48 rapporti su lanci di pietre, con la relazione di almeno altre 98 persone aggredite e colpite in vario modo, oltre a 48 attacchi contro le proprietà, incluso lo sradicamento di alberi di olivi; inoltre 4 cadaveri di palestinesi sono stati trovati presso proprietà agricole in circostanze non chiarite”.
L’intervento di Pax Christi rileva infine che la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo ed i trattati relativi sono stati tutti ratificati, con le convenzioni sui diritti civili e politici, dallo Stato d’Israele.
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