Volontariato

Patto Ue: in un documento 16 eccezioni al vincolo del 3%

In occasione della due giorni Eurogruppo-Ecofin che si apre nel pomeriggio a Bruxelles

di Giulio Leben

Sedici circostanze nelle quali è possibile sforare il tetto del 3 per cento nel rapporto deficit/Pil senza incorrere nel rischio di sanzioni: le individua il nuovo documento della presidenza lussemburghese di turno della Ue. L’elemento chiave del documento – secondo indiscrezioni – è una lista di fattori rilevanti di cui “tenere conto” quando la Commissione europea decide se un Paese che ha sforato il tetto del 3 per cento nel rapporto deficit/Pil debba essere sanzionato. Non si sono fatti però attendere i primi commenti. La ‘doccia fredda’ sulla due giorni Eurogruppo-Ecofin che si apre nel pomeriggio a Bruxelles giunge, a poche ore dall’inizio del meeting, dal ministro delle Finanze austriaco, Karl-Heinz Grasser, che oggi ha dichiarato che ”i progressi ci sono stati, ma in gran parte nella direzione sbagliata”. Il Patto di stabilità, che vincola per l’appunto i Paesi a un rigoroso controllo sulla propria economia (inflazione, deficit e debito) da mesi è al centro di un lungo dibattito. Tutti concordano che, specie con l’allargamento a 25, il Patto dovrebbe prevedere qualche modifica. I più intransigenti tuttavia rimproverano a Germania e Francia di voler modificare il Patto perché incapaci di gestire la propria economia e di creare così facendo un precedente pericoloso. Sono infatti Germania e Francia i principali sostenitori di una modifica al Patti di stabilità. Mentre l’Italia sembra giocare un ruolo di supporto ai due, impossibilitata d’altra parte a svolgere quallo di “intransigente” a causa dell’alto livello del debito.


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