Patto Italia, per Epifani accordo di basso profilo

”Proiezioni fiscali, dunque, non attendibili e false”, prosegue ancora Epifani. Non solo. Per la Cgil il governo non ha fornito nessuna indicazione certa neanche sugli obiettivi di crescita e inflazione per il prossimo anno. ”Speriamo che il Dpef atteso per oggi – dice – dia una risposta credibile e chiara perche’ senza un quadro definito il paese puo’ anche andare avanti ma la fiducia e’ fondamentale soprattuto ora che l’economia non da’ segnali di crescita apprezzabili”. ”Basso profilo e bassa qualita”’, anche per il capitolo ‘Ammortizzatori sociali”. ”Con 700 mln di euro all’anno, anche volendo assumere il fatto che si tratti di soldi nuovi si potra’ a mala pena coprire l’estesione della disoccupazione. Ma solo questo.”. Ma e’ sulla parte relativa all’emersione e alla lotta sul lavoro nero che Epifani riserva le parole piu’ dure. ”Al tema non e’ dedicata piu’ di una riga e mezza su tutto l’accordo. Per un governo che aveva fatto di questo il primo atto di una poltica economica e sociale e per la Confindustria che ne aveva fatto il suo cavallo di battaglia l’accordo e’ riduttivo”, dice. ”Si prevede un avviso comune ma non c’e’ neppure uno straccio di idea , di proposta, di considerazione da utilizzare nell’eventuale accordo”, conclude. Non funziona neppure il capitolo sul mezzogiorno nonostante ”il testo presenti sicuramente un impianto interessante”. A mancare la premessa fondamentale: come si reperiranno i fondi. Poi, l’ultima stoccata al governo nel denunciare il passaggio in cui l’intesa escludeva dal tavolo di attuazione della riforma fiscale la Cgil che non ha firmato l’accordo. ”E’ una violazione dei diritti costituzionali -dice- e dunque una lesione assai grave”. Ed e’ per questo che per Epifani rilancia con maggior forza l’idea di una legge sulla rappresentanza. ”Una battaglia per una legge sulla rappresentativita sindacale deve essere ripresa” afferma.