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Patriarca: inaccettabile l’inasprimento fiscale sulle fondazioni
Per il portavoce del Forum del Terzo settore la misura paventata comporterebbe una drastica riduzione delle risorse oggi erogate a favore del non profit
“L’inasprimento fiscale nei confronti delle fondazioni di origine bancaria annunciato nell’ambito della manovra di riequilibrio dei conti pubblici che il Governo si appresta a varare – afferma Edoardo Patriarca, uno dei portavoce del Forum Permanente del Terzo Settore – comporterà conseguenze molto negative per tutto il Terzo Settore. Gli oltre 200 milioni di euro di aggravio dell?imposizione fiscale sulle fondazioni” prosegue Patriarca, “comporteranno una riduzione di almeno un quinto delle risorse che esse erogano annualmente (più di un miliardo di euro), il 57% delle quali è indirizzato ad organismi privati non profit che operano a favore della comunità e del territorio.
?Ma l’impatto negativo sul terzo settore ? aggiung eil portavoce del forum – arriverebbe anche dalla riduzione dei finanziamenti ai soggetti pubblici (43% del totale), poiché gli enti locali sono i maggiori destinatari delle erogazioni (220 milioni di euro) che spesso vengono utilizzate per l’avvio di progetti in partenariato con le nostre organizzazioni”..
?Le modifiche proposte ? conclude Patriarca – ci allontanerebbero ulteriormente dall?Europa. Negli altri Paesi dell?U.E. le normative fiscali per gli enti non commerciali sono già ora più favorevoli rispetto a quelle attualmente vigenti in Italia”.
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