Mondo
Patch Adams va in mezzo ai profughi siriani
Nell'equipe di 20 esperti clownterapeuti che accompagnano il celebre medico statunitense in Giordania, nei campi di sfollati dalla Siria, anche due italiani dell'associazione Clown One Italia onlus. Oggi l'arrivo
Dieci giorni assieme alle 150mila persone del campo profughi di siriani più grande della Giordania, Zaatari, sorto nel 2012 con l’arrivo in massa delle persone in fuga dalla guerra civile. Questa la nuova missione umanitaria che inizia oggi un team di clown dottori guidato da Hunter ‘Patch’ Adams, 69enne medico e attivista statunitense che da decenni si batte per l’assistenza medica gratuita (nel 1971 ha fondato in West Virginia il Gesundheit institute)e la Revolution of love, la rivoluzione dell’amore, attraverso viaggi nelle zone più difficili e sofferenti del mondo con il proprio naso rosso e un team di pagliacci ‘professionisti’ specializzati nell’incontro con persone vittime di trauma.
Ad accompagnare Patch Adams anche due esperti italiani, l’attrice e formatrice Ginevra Sanguigno e il maestro di Watsu Italo Bertolasi, membri fondatori dell’associazione Clown One Italia onlus, che dal 2000 collabora con il medico statunitense e a sua volta organizza spedizioni umanitarie in ogni continente. “Uno dei maggiori obiettivi della nostra presenza nel campo profughi è alleviare lo stato di stress permanente degli abitanti, bambini e donne in primo luogo, attraverso la clownterapia ma anche con visite specializzate”, spiega Sanguigno, “nel gruppo di 20 ambasciatori del sorriso ci sono vari medici, psicologi, terapisti, educatori: ognuno a suo modo darà il proprio contributo”.
Arrivati oggi 15 ottobre 2013 ad Amman, i clown dottori parteciperanno per i primi giorni alla Conferenza Transgenerational trauma (qui il video di lancio, ripreso dalla pagina facebook di Clown one Italia) convocata dall’associazione internazionale di psicologi Common bond institute proprio per identificare gli effetti post traumatici della fuga dalla Siria, in particolare dei minori. “Ma già da domani saremo per le vie di Zaatari e di altri campi profughi”, precisa Sanguigno, “visiteremo ospedali, scuole, centri aggregativi, ovunque possiamo essere utili”. Una volta finita la missione siriana, Sanguigno e un altro gruppo di clown dottori partirà alla volta della Cecenia, altro luogo dove le ferite della guerre recenti non sono affatto risanate.
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