Volontariato

Passepartout per la Rete

Le pagelle di accessibilità a locali ed uffici pubblici,i documenti legislativi, le banche dati e i consigli via e-mail: così il web può aiutare ad abbattere le barriere. Qualche pagina da visitare

di Giovanni Borghi

Per molti Internet è intrattenimento, divertimento o al massimo un nuovo modo di comunicare. Ma per altri è molto di più, è un modo per accedere al mondo. Per questo, sempre più associazioni e istituzioni creano siti alla portata di tutti e mettono a disposizione banche dati e informazioni utili a migliorare la vita dei disabili. Ecco qualche esempio ben riuscito e da consultare. La chiave che apre le porte della città Cominciamo da Torino. Il Sistema Informativo del Comune, in collaborazione con la Rete Civica, ha creato Passepartout (chiave universale, buona per un gran numero di toppe e serrature, per aprire porte altrimenti chiuse e per visitare stanze altrimenti inaccessibili) gestito da sette disabili motori coadiuvati da quattro operatori. In rete risponde all?indirizzo http://www.comune.torino.it/pass/php/homepass.php Passepartout non è solo un servizio per i torinesi ma è anche un esempio da seguire: sul sito sono presenti diversi archivi costantemente aggiornati, frutto di un attento lavoro di censimento sull?intero territorio cittadino, che offrono informazioni sugli uffici pubblici e sulle associazioni torinesi, le attività svolte, i consigli per le varie tipologie di disabilità e, infine, i giudizio sull?accessibilità ai locali. Anche la consulenza legale ha un suo sito: all?indirizzo www.handylex.org il Centro per la Documentazione Legislativa, un servizio della Direzione Nazionale dell?Unione Lotta alla Distrofia Muscolare, ha pubblicato HandyLex, una banca dati che contiene oltre duecento leggi nazionali che interessano più o meno direttamente le persone disabili. La banca è consultabile attraverso due indici, cronologico e per argomento, oppure grazie al motore di ricerca interno al sito che riferisce tutti i testi di legge dove è presente la parola chiave inserita dall?utente. Handylex, l?avvocato virtuale Oltre che l?archivio legislativo, il sito mette a disposizione altri servizi come lo sportello telematico, che permette di porre delle domande agli avvocati del Centro, e la sezione Gazzetta News dove sono riportate le novità legislative o le proposte di legge. HandyLex si sta attrezzando anche per offrire l?archivio delle leggi regionali: per il momento sono presenti l?intero sistema legislativo sulla disabilità del Veneto e si sta completando quello della Sardegna. Servizi simili a quelli offerti da HandyLex sono proposti nel sito pubblicato dall?Istituto per la documentazione giuridica del Cnr www.idgfi.cnr.it. Questo sito focalizza la sua attenzione su tutte le disposizioni di legge che interessano in qualche modo il diritto all?indipendenza delle persone disabili. L?archivio contiene oltre settecento testi fra leggi, atti, decreti e circolari ministeriali che, direttamente o meno, rientrano nell?ambito di interesse del sito. Navigando tra newsgroup e Bbs Ma la vita delle persone disabili non è fatta solo di servizi più o meno difficili da raggiungere o dileggi più o meno complesse fra le quali districarsi, ma anche di rapporti umani e da questo punto di vista Internet ha provocato una sorta di rivoluzione. Ci sono dei luoghi in rete che non è esagerato definire piazze nell?accezione più classica del termine, si virtuali ma per questo non meno vive, caotiche e piene di persone che si incontrano, discutono, si arrabbiano, insomma vivono . Si chiamano newsgroup (gruppi di discussioni aperti a tutti e nei quali si può intervenire inviando messaggi o articoli), Bbs (Boulletin Board System, un sistema precedente ad internet di cui esistono ancora alcuni esempi come la rete Fidonet e Area), mailing list (lista di indirizzi E-mail) e il loro scopo è sempre lo stesso: quello di mettere a disposizione un luogo dove e possibile scambiare consigli, chiedere informazioni o, più semplicemente, raccontarsi. Fra le ?piazze libere?, ossia dove non c?è bisogno di alcuna iscrizione, si distingue it.sociale.handicap, un gruppo di discussione non moderato avviato nel marzo del 1997, nel quale si parla di tutte le problematiche legate alla disabilità con particolare attenzione all?attualità e gli spazi messi a disposizione nel sito www.disabili.com. Per iscriversi alle mailing list si deve invece inviare un?adesione per posta elettronica al responsabile del servizio. Per maggiori informazioni:www.comune.bologna.it/iperbole Insomma, servizi, consultazione di leggi, sportelli di consulenza legale, spazi e luoghi di discussione: questo è Internet per le persone disabili. Un vero e proprio passepartout. Tutta l?Europa in un clic Lo Stato italiano ha violato una norma comunitaria e volete denunciare il fatto alla Commissione? Per sostenere la vostra battaglia in favore dei diritti umani ci vorebbe una petizione al Parlamento europeo ma non sapete come fare? Niente paura, da oggi comunicare e capire Bruxelles non è più un problema. Provate a fare un salto sul web all?indirizzo http://europa.eu.int/citizensrights/. Il nuovo sito dell?Unione europea dedicato ai suoi cittadini: oltre 70 mila pagine in 11 lingue piene di informazioni sui diritti di lavoro, residenza, studio, spostamento e acquisto di beni che ci spettano in Europa. Ma, soprattutto, un filo diretto con le istituzioni che quei diritti devono far rispettare. Il risultato? Mediatore europeo, Parlamento e Commissione a portata di mouse, moduli per denunciare violazioni del diritto comunitario scaricabili o compilabili direttamente da Internet, servizio di volontariato europeo, formazione professionale e programmi di studio all?estero spiegati in modo semplice ed esaustivo. Ma, soprattutto, una guida ragionata a politiche e finanziamenti dell?Unione europea. Corredata di dati, statistiche che mettono a confronto i vari Paesi comunitari, accesso ai testi giuridici di Bruxelles, rassegne stampe e comunicazioni dirette ai cittadini. Per chi dall?Europa vorrebbe un posto di lavoro, il sito riporta offerte di impiego sempre aggiornate e, se dopo aver navigato per il sito rimane qualche dubbio, basta inviare la propria domdanda via e-mail per ricevere una risposta in massimo tre giorni.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA