Regione Emilia Romagna. Legge regionale sul parto a domicilio. 9 luglio 1998
L?Emilia Romagna ha dato il via libera alla legge che favorisce il parto a domicilio. Il provvedimento, proposto dalle consigliere di Ds, è stato approvato con 28 voti a favore, contro Forza Italia, Fi-Cdl e Lega Nord. Contro anche il Ppi, forza di maggioranza, che non considera l?iniziativa un incentivo alle nascite. Il testo prevede che la donna che abbia intenzione di partorire a casa, comunichi la decisione alla Ausl entro l?ottavo mese di gravidanza, presentando la documentazione che escluda ogni controindicazione su un parto a domicilio e fornisca sufficienti garanzie igienico- sanitarie. Le Ausl dovranno assicurare il loro intervento organizzativo e di sicurezza, nel caso si verificasse un?emergenza. La novità consiste nel coinvolgimento del mondo del volontariato e del Terzo settore. La legge prevede la creazione di case maternità fuori dagli ospedali, attraverso convenzioni con il privato sociale o le associazioni di volontariato. È contemplata la creazione di spazi attrezzati, destinati solo al parto, nelle strutture ospedaliere pubbliche. Il contributo per le donne che scelgono personale libero professionale, ammonta a un massimo di 1 milione 590 mila lire.
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