Non profit

Partiti, state alla larga

Visto da destra. Luca Panariello.

di Sara De Carli

Lo slogan sembra fatto apposta per rispondere alla polemica di questi giorni. Recita così: «Il volontariato come militanza sociale». Altro che mercenari. Il sito è quello di Azione sociale, una federazione di 170 associazioni presente soprattutto in Lazio, Puglia e Calabria. «Berlusconi purtroppo non fa niente di nuovo», spiega Luca Panariello, presidente di Azione sociale. «Oggi nessuno si impegna più nella militanza politica in modo volontario. I giovani che si avvicinano alla politica occupano subito piccole cariche, magari diventano solo consiglieri comunali in un piccolissimo paese. In ogni caso cariche che prevedono un compenso». Ecco allora la militanza sociale, «perché i partiti non sono più capaci di reggere la carica ideale di un quindicenne, ma il Terzo settore sì», continua Panariello. Anche se la polemica aperta da Prodi vale anche qui. «Quello della gratuità è un falso problema», spiega il presidente di Azione sociale. «In politica come nel Terzo settore ci sono situazioni in cui un rimborso spese è assolutamente legittimo. L?importante è dirlo con chiarezza, altrimenti poi nascono equivoci, e sembra che tutti i volontari di nascosto abbiano uno stipendio. Questo danneggia tutti». Ma il volontariato sociale non può trasportare in politica la sua voglia di cambiare il mondo? «Sì, ma il sistema maggioritario rallenta i tempi», conclude Panariello. «Servirebbe un maggior legame col territorio, perché nelle loro zone i giovani attivi nel sociale godono della stima di molte persone. Ma i giochi dei partiti sono altri…».


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