Fundraising

Partita del cuore, la raccolta fondi (ripensata) fa goal

Si è svolta in Senato la cerimonia di consegna dei fondi raccolti a luglio con la "tradizionale" Partita del cuore. Tra vendita biglietti, numero solidale e campagne social sono stati raccolti 351.487 euro che serviranno all'acquisto di un ecografo per l'ospedale pediatrico de L'Aquila e per il progetto Accoglienza del Bambino Gesù di Roma

di Rossana Certini

È stata consegnata agli ospedali pediatrici Bambino Gesù di Roma e San Salvatore de L’Aquila la somma totale di 351.487 euro, frutto della raccolta fondi attivata in occasione della Partita del cuore 2024 giocata il 16 luglio allo stadio Gran Sasso “Italo Acconcia” de L’Aquila.

Un risultato importante che premia la scelta degli organizzatori di diversificare le attività di fundraising. Oltre alla vendita dei biglietti, il cui incasso è stato destinato prevalentemente all’acquisto di un ecografo per il reparto di pediatria de L’ Aquila (circa 35mila euro), è stato attivato il numero solidale 45585 e varie campagne social che, insieme a una quota parte dei biglietti venduti, hanno consentito di destinare 316.383 euro al progetto Accoglienza per le famiglie dei piccoli pazienti del Bambino Gesù.

«Da sempre la Partita del cuore per parlare al pubblico utilizza un ambiente fisico, lo stadio, e uno televisivo, Rai 1», spiega Alessandra Delli Poggi, responsabile raccolta fondi Bambino Gesù, «due ambienti che hanno target ben consolidati. Così, quest’anno per diversificare le tipologie di donatori abbiamo voluto affiancare un ambiente digitale, creando una maratona social che ci ha permesso di raccontare il nostro operato attraverso la voce dei nostri medici, degli operatori sanitari e dei piccoli pazienti con le loro famiglie».

Tiziano Onesti, presidente dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù (Foto Opbg)

L’ospedale pediatrico Bambino Gesù, istituzione della Santa Sede, è il più grande policlinico e centro di ricerca pediatrico in Europa. Collegato ai maggiori centri internazionali del settore, è punto di riferimento per la salute di bambini e ragazzi provenienti non solo dall’Italia ma anche dall’estero. La campagna social attivata in occasione della Partita del cuore, come spiega Delli Poggi, «ha avuto lo scopo di generare una relazione con chi vedeva i racconti che abbiamo proposto. Storie, momenti quotidiani e ricordi anche semplici ma raccontati con autenticità da chi nel nostro ospedale trascorre parte del suo tempo perché ci lavora o perché assiste un nostro piccolo paziente oppure perché si sta curando».

Il progetto accoglienza del Bambin Gesù

Il 30% dei pazienti ricoverati al Bambino Gesù proviene da fuori regione o dall’estero. Grazie al progetto “Accoglienza”, che offre alloggio e sostegno gratuito alle famiglie che da tutte le regioni e da molti paesi nel mondo raggiungono la capitale per le cure dei propri figli affetti da gravi patologie, l’Ospedale garantisce ogni anno oltre 140mila notti gratuite.

Il costo medio a carico dell’ospedale per ogni famiglia ospitata è pari a circa 800 euro, con una previsione di costo complessivo per l’anno 2024 pari a 2,4 milioni di euro, che comprendono le spese per le case di accoglienza, i mediatori culturali, i buoni pasto, i viaggi e trasferimenti, il personale dedicato.

«Creando uno storytelling con le famiglie, i lavoratori ma anche personaggi della musica abbiamo raccontato i valori del nostro ospedale», conclude Delli Poggi, «abbiamo scelto di usare un linguaggio semplice, familiare e quotidiano proprio perché volevamo dare peso al contenuto del racconto più che agli aspetti di perfezione estetica dei video che abbiamo diffuso. L’obiettivo è stato quello di creare una comunità che si sentisse solidale con noi. Abbiamo cercato di generare fiducia ingaggiando una relazione con il pubblico che ha compreso il nostro impegno e con la sua donazione ha sostenuto il nostro impegno».

Nella foto di apertura un momento della consegna della somma durante l’evento ufficiale che si è svolto al Senato mercoledì 27 novembre 2024. Nella foto Tiziano Onesti, presidente dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù con Mogol e Gian Luca Pecchini, rispettivamente socio fondatore e Ceo Nazionale cantanti (Foto Nazionale cantanti)

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