Sostenibilità

Partita ancora apertaIn parlamento

di Redazione

Sono numerose le proposte di modifica della legge quadro sulla disciplina della caccia e la tutela della fauna selvatica (l. 157/1992) e sono tutte finalizzate ad indebolire ed in qualche caso eliminare le regole dettate dall’Unione europea e a garantire all’ormai esiguo popolo dei cacciatori “estremisti” una caccia senza vincoli di tempi, luoghi e specie. Intanto il ministro dell’Ambiente non ha esitato ad emanare un decreto di modifica di un precedente decreto del 2007 di applicazione delle più importanti direttive europee per la protezione della biodiversità (“Habitat” e “Uccelli”). Questo nuovo decreto, sottoposto al giudizio del Tar dal WWF insieme a diverse altre associazioni, ha eliminato la quasi totalità dei vincoli previsti per la caccia all’interno delle Zone di protezione speciale (protette dall’Unione europea), eliminando ad esempio il divieto di caccia a gennaio. Il dm così emendato rischia di portare nuovamente il nostro Paese in una situazione di contrasto con le normative europee e le convenzioni internazionali che tutelano la biodiversità e la Rete Natura 2000. Lo scorso 22 aprile un incontro, promosso dalle associazioni, è stato l’occasione per fare il punto sui tentativi di scardinare le leggi di tutela della fauna. Tra i testimonial, Danilo Mainardi, tra i più importanti etologi italiani: « La cultura venatoria sta scemando notevolmente. Sono i produttori di armi che spingono per “modellare” la legge italiana. Vogliono puntare sui più giovani che si sa possono essere più “affascinati” dall’avere in mano una doppietta. Siamo terribilmente lontani e diversi dagli altri Paesi della comunità europea. Siamo stati anche bacchettati per questo dall’Ue che ci accusa di cacciare troppo e male e di non aver recepito alcuni passaggi fondamentali della direttiva “Uccelli”».
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“Cacciatori brava gente”:
 http://cacciastop.wordpress.com/
ha collaborato Lucia Ritrovato


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