Salute
Parte la maratona
Tv, ma anche web. La nuova iniziativa pro ricerca sarà visibile sulla piattaforma YouTelethon
Alla vigilia della tradizionale maratona televisiva, in onda sulle reti Rai da oggi a domenica 14 dicembre, Telethon ha lanciato un evento live sul web. Con una “maratona on-line” di due giorni, dalle 14 di venerdì 12 alla notte del 13 dicembre, visibile sul nuova piattaforma YouTelethon (www.youtelethon.it), e con la possibilità, per tutti gli utenti della rete, di partecipare: iscrivendosi, donando ed inviando video, foto o testi, e coinvolgendo i propri amici attraverso i più importanti social network.
«L’obiettivo di YouTelethon – ha detto Marco Piazza, responsabile della comunicazione di Telethon, nel corso di una conferenza stampa online proprio su YouTelethon – è quello di incrementare la raccolta fondi per la ricerca, in un momento in cui servono sempre più risorse, perché i nostri scienziati stanno entrando nella fase decisiva dei trial clinici. Vogliamo farlo rivolgendoci per la prima volta ad un pubblico assai distante da quello televisivo. Un mondo di persone giovani che non potranno non condividere la nostra missione». YouTelethon è ospitato su una piattaforma realizzata da Telethon, in collaborazione con YKS, società italiana leader nella realizzazione di programmi user generated e progetti di crowdsourcing. L’iniziativa, che confida nel potere del passaparola online e nella diffusione dei social network, mira a costruire, anche dopo la maratona di raccolta, una rete di ambasciatori, foundraiser e donatori. Per il popolo della rete un’occasione per dimostrare ancora una volta la sua forza, come sottolinea Selena Pellegrini di YKS: «Engagement, coinvolgimento! Mai parole sono state tanto appropriate come in questo caso, in cui noi di YKS abbiamo messo know-how e cuore per progettare il primo vero “social network” nel senso originale del termine. Adesso la rete ha davvero l’occasione per mettersi in gioco».
Volano dell’iniziativa sarà la diretta web del 12 e 13 dicembre guidata da Massimo Cirri e Filippo Solibello, conduttori di Caterpillar, programma cult di Radio2. I due ospiteranno nello studio, adiacente a quello della maratona televisiva, numerosi protagonisti della diretta tv – ha già dato la sua adesione Paolo Belli – e si collegheranno via webcam con alcuni personaggi, tra cui Dario Vergassola, Luca Sofri e Daria Bignardi, Stefano Borgonovo, Emanuela Falcetti, Marco Mazzocchi e Beppe Severgnini. Ci saranno inoltre due inviati che, insieme a due ricercatori di Telethon, gireranno tra gli eventi del territorio, armati di videofonino.
L’evento web e quello televisivo si intersecheranno in più momenti, con la messa in onda, durante la diretta trasmessa sulle reti Rai, di alcuni passaggi dedicati ai contenuti e alle testimonianze arrivate dalla rete. Ci sarà anche un momento in cui tutti i media convergeranno in un unico punto, per lanciare il “T-time”, il momento Telethon. Avverrà alle 19.19 di venerdì 12, quando Cirri e Solibello condurranno la loro trasmissione radio Caterpillar dallo studio di YouTelethon, trasmettendo in contemporanea sulla web tv. Nel frattempo le telecamere della maratona televisiva “sbirceranno” nello studio dei due conduttori a caccia di notizie dalla rete. La regia e la diretta streaming dell’evento live saranno realizzate grazie al contributo di Mogulus, società statunitense che ha espresso la volontà di partecipare attivamente, mettendo a disposizione per Telethon, a titolo gratuito e in anteprima assoluta, la versione PRO del suo servizio.
Nel corso della conferenza stampa di ieri mattina, un piacevole fuoriprogramma: Marco Piazza si è infatti collegato in diretta via webcam con il nostro Franco Bomprezzi, un “veterano” di Telethon (partecipò a una delle prime edizioni, nel 1995, e a molte altre in seguito), che ha rivolto un saluto dal salotto di casa sua, invitando tutti gli italiani a contribuire alla maratona tv e web a favore della ricerca, e assicurando la sua presenza nel corso del collegamento via internet da oggi in poi. Chiunque – hanno sottolineato gli organizzatori – può comunque contribuire alla buona riuscita dell’iniziativa inviando contributi video, audio, messaggi e email.
YouTelethon: www.youtelethon.it
Telethon, dietro il totalizzatore
di Franco Bomprezzi
Sono stato per anni vicino a Telethon nei giorni della maratona. Ho ricordi bellissimi del clima di entusiasmo e di condivisione di un sogno che si concretizzava ogni volta in una cifra sempre più alta del totalizzatore. C’era un clima familiare, pur essendo Telethon un macchina da guerra sul piano organizzativo e di raccolta fondi. La stessa presenza rassicurante della signora Agnelli, presidente e testimonial al tempo stesso, veniva vissuta da tutti con grande rispetto e stima. Ripenso a quei momenti perché questo fine settimana torna la maratona televisiva, e arriva in un momento di grande crisi economica del Paese (ma non è la prima volta, in questi 18 anni di Telethon), e anche di crisi della Rai. C’è dunque il rischio che questa volta il totalizzatore non superi il record dell’anno scorso, oltre 30 milioni di euro per finanziare la ricerca sulle malattie genetiche?
In realtà Telethon vive tutto l’anno, grazie ad accordi, sponsorizzazioni, iniziative strategiche di partnership nella raccolta fondi e nella sensibilizzazione, perciò alla fine sono certo che i conti torneranno anche quest’anno, consentendo per altri dodici mesi il finanziamento più importante in assoluto della ricerca scientifica sulle malattie genetiche in Italia, non sufficiente specie se paragonato ai risultati francesi, ma comunque imponente. Penso che il merito di questo risultato di eccellenza sia anche da individuare nella neutralità etica della ricerca finanziata da Telethon in Italia: la Fondazione e il Comitato scientifico hanno scelto sempre la strada del lavoro in silenzio, senza entrare nelle polemiche, spesso inutili, sulle scelte di bioetica, ad esempio rispetto alla ricerca sulle staminali. Di questo dovrebbero essere grati prima di tutto i malati, destinatari veri della ricerca, sempre più orientata alla terapia, per malattie dai nomi impronunciabili, ma non per questo meno gravi, quanto piuttosto orfane di cure e di finanziamenti. Grazie, Telethon.
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