Famiglia

Parte la campagna Sudan 365

Presentata oggi alla Camera dei Deputati è promossa da Italians for Darfur, Amnesty International, Save Darfur, Fidh, Refugees Internatrional, Human Rights Watch

di Redazione

È stata presentata oggi alla Camera dei Deputati la campagna internazionale Sudan 365: uno sforzo coordinato che vedrà impegnati migliaia di attivisti e celebrità, che nel corso del 2010 daranno luogo ad eventi in almeno 15 Stati, lanciando un appello ai leader del mondo affinchè prendano urgentemente provvedimenti atti a prevenire il riaccendersi e il propagarsi del conflitto in Sudan. La campagna Sudan 365 partirà domani, ed è promossa da una coalizione di associazioni e gruppi impegnati nella difesa dei diritti umani, tra cui Italians for Darfur, Amnesty International, Save Darfur, Fidh, Refugees Internatrional, Human Rights Watch, ed è rilanciata da “Articolo 21” e “Artisti socialmente utili”. «Stiamo assistendo da diversi mesi a un grave intensificarsi delle violenze interetniche nel sud Sudan mentre la crisi in Darfur continua e si aggrava ogni giorno di più», ha ricordato Antonella Napoli, presidente di “Italians for Darfur”, «Il 2010 pone serie minacce ai diritti umani in Sudan che possono essere prevenute solo se i governi agiscono ora». Per la Napoli «restano poco più di 365 giorni e una mole enorme di lavoro da fare. Le autorità sudanesi e la comunità internazionale devono aumentare il loro impegno nel mantenere la pace. Il popolo del Sudan ha sperimentato 22 anni di guerra civile e oggi si è sull’orlo di un nuovo conflitto». «Per questo chiediamo al nostro Governo», ha concluso il presidente di Italians for Darfur, «di produrre un intenso sforzo diplomatico nel prossimo anno, sfruttando i buoni rapporti sia politici sia commerciali con il Sudan, per chiedere il mantenimento della pace».
Sudan 365 è un progetto appoggiato da alcuni dei più famosi percussionisti del mondo, tra cui Phil Selway dei Radiohead, Stewart Copeland dei The Police, Nick Mason dei Pink Floyd, Jonny Quinn dei Snow Patrol, e Tony Esposito, testimonial della campagna italiana. «La musica può arrivare lì dove nemmeno i governi arrivano», ha detto il musicista napoletano, «Il Darfur è un esempio tipico di una guerra illogica, una guerra infame, una guerra di incivltà». Per Esposito, «il paradosso è che nessuno sa perchè si combatte in Darfur. Si sa solo che i rifugiati vengono attaccati sia dai ribelli che dalle forze governative. Ogni giorno muoiono centinaia di bambini e donne, senza sapere il perchè di questa guerra».


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