Mondo

Parte dall’Uruguay il domino della crisi argentina

Secondo giorni consecutivo di "feriado bancario". Tradotto: i correntisti non possono ritirare i loro risparmi

di Stefano Arduini

Al governo uruguayano non resta che sperare appellarsi a una non meglio definita “solidarietà internazionale”, ai cittadini della Repubbloica orientale, invece, non rimane che la speranza in un domani migliore. Il governo Batlle si è infatti inventato il “feriado bancario”, ovvero la versione di Montevideo del corralito argentino: in pratica ai risparmiatori viene inpedito il prelievo. Una misura eccezionale, mai presa in considerazione negli ultimi 70 anni.

Il dollaro, nel frattempo, continua la sua irrefrenabile corsa e ha raggiunto i 35 pesos.

Il neomnistro dell’Economia Alejandro Atchugarry cerca di correre ai ripari. L’idea dell’ultima ora prevede un’emissione di titoli pubblici a 2, 4 e 8 anni. Ma il sistema Paese fa acqua da tutte le parti. Gli ultimi dati parlano di una caduta dell’80% delle riserve del banco centrale, che solo nella giornata di ieri ha perso 70 milioni di dollari.

Vuoi accedere all'archivio di VITA?

Con un abbonamento annuale potrai sfogliare più di 50 numeri del nostro magazine, da gennaio 2020 ad oggi: ogni numero una storia sempre attuale. Oltre a tutti i contenuti extra come le newsletter tematiche, i podcast, le infografiche e gli approfondimenti.