Sostenibilità
Parte dall’Italia la riforestazione nei Paesi in via di sviluppo
Kenya e Haiti, ma anche iniziative da attivare nel nostro Paese: la prima è partita a Moscufo, in Abruzzo. Il progetto della società Treeonfy, che sta coinvolgendo soprattutto i giovani, guarda alla riqualificazione ambientale e al contrasto del cambiamento climatico, ma produce anche posti di lavoro. Trecento scout dell'Agesci hanno aderito alla mobilitazione e promosso una raccolta fondi per nuovi cantieri
Moscufo è un paese di tremila abitanti, situato tra le colline dell’entroterra di Pescara. Nello scorso week end ha ospitato un evento legato al progetto di riforestazione condotto dalla società Treeonfy. In un terreno di proprietà di Tiziano Di Russo, 34enne pescarese che ha deciso di abbandonare la sua carriera professionale per lavorare in campagna, Treeonfy e la fattoria amatoriale “Il Borghetto dei Lonfi” hanno organizzato una tre giorni, nel corso della quale sono state messe a dimora duecento piante autoctone, prelevate da un vicino vivaio: oltre a ontani, Eleagnus Umbellata, pero corvino, evodie e more, vi erano anche specie antiche che consentiranno di ricreare la biodiversità perduta.
Domenica scorsa la giornata è iniziata alle 10: una cinquantina di persone sono arrivate da tutta l’Italia, in particolare da Lombardia, Veneto, Abruzzo, Molise, Marche ed Emilia Romagna. «La maggior parte di loro aderisce alla rete Wwoof Italia, la quale fa capo a un movimento mondiale che mette in relazione visitatori e progetti rurali naturali, promuovendo esperienze educative per costruire una comunità globale consapevole delle pratiche agricole ecologiche», spiega Andrea Piras, fondatore di Treeonfy. «I soci viaggiatori, chiamati wwoofer, condividono la quotidianità rurale con l’host e imparano tecniche agricole sostenibili, trascorrendo circa metà della giornata ad aiutare in fattoria. La rete internazionale garantisce vitto e alloggio ai partecipanti. L’iniziativa è andata oltre ogni aspettativa perché, inizialmente, l’apporto di Wwoof non era assolutamente previsto. Per noi è stato un grandissimo valore aggiunto, che ha arricchito enormemente l’esperienza, poi terminata in un grande momento conviviale. Grazie a questa collaborazione, sta nascendo una nuova sinergia con la rete per promuovere su larga scala progetti di riforestazione in tutta l’Italia. Coinvolgeremo appassionati di agricoltura organica, conservazione e ripristino ambientale».
Il progetto va avanti da qualche tempo. Si era partiti con un gruppo di giovani di varie regioni italiane, capitanati dal 30enne Andrea Piras, di Vallermosa (provincia del Sud Sardegna), che ha istituito una rete che si occupa di riforestazione e rimozione della plastica nei Paesi in via di sviluppo. Treeonfy, attraverso il fundraising popolare, fornisce a quanti aderiscono centinaia di alberi per portare avanti questa battaglia green. Il primo beneficiario in Italia è stato proprio Tiziano Di Russo, il giovane agricoltore abruzzese che ha messo a disposizione il proprio terreno a Moscufo. «Nel progetto è previsto l’utilizzo di terre (ereditate o acquistate) che un tempo erano dedicate alle monocolture: l’intento è di riforestarle per contrastare il cambiamento climatico che, nel nostro Paese, sta sottraendo alla collettività 19 ettari al giorno», sottolinea Piras.
«Qualunque occasione ci sia per fare del bene e accrescere il numero di alberi, è ben accetta», commenta Di Russo, permacultore convinto. «Con Treeonfy è stato amore a prima vista: pur a distanza e senza conoscerci di persona, perseguivamo gli stessi obiettivi e crediamo negli stessi valori. Abbiamo piantato quella che nel progetto di riforestazione ho definito “la siepe Ovest”, creando una siepe frangivento biodiversa che avrà (come sempre in permacultura) più di una funzione: attirare insetti impollinatori, proteggere dai venti freddi (che arrivano da Ovest, appunto), creare una sorta di recinzione naturale che separi dalla strada e, perché no?, che sia anche commestibile. Abbiamo messo a dimora anche una decina di alberi da frutto antichi. Credo fortemente nella responsabilità che abbiamo tutti di migliorare questo pianeta prima che sia troppo tardi. Il futuro è nelle nostre mani, e spero che altri progetti come questo vengano supportati lungo tutta la nostra penisola».
Le iniziative sono partite in Paesi in via di sviluppo. La prima in Kenya e vede protagonista Hassan Shaffi Shetai, team leader del Kenya Eden Reforestation Project. Racconta: «Sono nato a Lamu, una cittadina di neppure ventimila abitanti. Mio padre era un pescatore e mi ha insegnato a navigare in barca nel mare. Durante i miei viaggi ho notato un sacco di “propagules” (semi di mangrovia, ndr) andare perduti. I raccoglitori di mangrovia li utilizzano per preparare il carbone. Questo fatto mi ha spezzato il cuore. Con i progetti di riforestazione sono diventato un team leader e un “capitano di barca”. Sono grato per quest’opportunità che mi permette di unire le persone e ripiantare le mangrovie. Coloro che si stanno dedicando alla piantumazione possono guadagnare uno stipendio che permette loro di vivere dignitosamente, attraverso il lavoro di Eden. Questo progetto sta riducendo la disoccupazione giovanile. Si è soliti dire che gli alberi sono vita. Noi di Eden abbiamo pensato un nuovo slogan: “Pianta alberi, salva vite”».
Lo scorso 26 febbraio invece, in occasione della Giornata del Pensiero, 20 gruppi scout dell’Agesci hanno aderito all’iniziativa lanciata da Treeonfy insieme alla community Instagram Scout_Meme, per “lasciare il mondo un po’ migliore di come lo abbiamo trovato”, come sosteneva Baden Powell. È stata organizzata una raccolta di rifiuti e un fundraising per finanziare la piantumazione di una foresta ad Haiti (oltre 800 alberelli). Grazie alla partecipazione di oltre 300 giovani scout, l’iniziativa ha contribuito a sensibilizzare le comunità sul tema della protezione dell’ambiente, favorendo la partecipazione attiva e il coinvolgimento dei più giovani.
A ottobre e novembre Treeonfy svilupperà altri quattro progetti di riforestazione in Italia. «Si accettano candidature di terreni da ripristinare», annuncia il promotore Piras. «Piantare un albero è un gesto semplice ma potente, e affidare un intero bosco a una comunità è un atto di amore, fiducia e inclusività. Questa è la missione di Treeonfy: proteggere l’ambiente prendendoci cura delle persone. I nostri progetti di riforestazione, sostenuti attraverso il nostro partner Eden, hanno un enorme impatto sociale ed economico, creano opportunità di lavoro e sostengono la ripresa economica e ambientale delle comunità nei Paesi in via di sviluppo. Siamo orgogliosi di essere riuscirti a importare questa filosofia anche in Italia, offrendo il nostro supporto a chi desidera lasciare un’impronta positiva sull’ambiente».
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