Formazione

Parole a far da ponte

Uno spazio dedicato ai giornalisti del continente nero. Un altro per segnalare le iniziative pensate per le scuole. E poi...

di Emanuela Citterio

Helmer Araùjo, che scrive in questa pagina, fino a due anni fa faceva il giornalista in Portogallo, per un?emittente a diffusione nazionale, Radio Renacenca. Durante un viaggio di ritorno al suo Paese d?origine, la Guinea Bissau, incontra Radio Sol Mansi, un?emittente comunitaria gestita da cristiani e musulmani che, con pochi mezzi e un?ampia partecipazione della popolazione locale, è diventata in pochi anni l?emittente più ascoltata nelle zone rurali, fino a fare concorrenza alle radio internazionali, francesi e portoghesi, e a quella nazionale. Araùjo accetta la sfida di dirigere la radio – con uno stipendio guineano invece che portoghese -, fa i bagagli e si traferisce con moglie e figli, di nuovo, nel suo Paese. Helmer Araùjo è l?emblema di un Africa a cui Vita vuole dare voce, a partire da questo numero, con una serie di pagine a cadenza quindicinale, per raccontare anche le esperienze innovative di questo continente, la sua cultura e creatività. Cos?è Italiaafrica. Queste pagine nascono da un progetto di cooperazione finanziato dal ministero Affari esteri, promosso quindi da organizzazioni non governative (Cesvi e il coordinamento Cocis), questa volta insieme a un settimanale. L?idea è quella di creare un ponte di comunicazione con due finestre sempre aperte, una di informazione ?dall?Africa? e una sulla scuola come spazio di incontro interculturale. Ospitare ogni volta il commento di un giornalista africano è un modo per iniziare a far circolare a doppio senso l?informazione su questo continente, ma anche per conoscere e raccontare i progetti di innovazione sociale attraverso i media, nati sia in contesti rurali che urbani in diversi Paesi africani. A spezzare una lancia per una più corretta informazione sull?Africa è Giulio Albanese, fondatore di Misna, l?agenzia di notizie dal Sud del mondo: «I media italiani tendono a ridurre l?Africa a una grande emergenza umanitaria, o a produrre un?informazione che parte da dati e statistiche e poco dalla conoscenza diretta della realtà. Si può continuare a parlare dell?Africa o cominciare a parlare ?con? l?Africa». «Solo di recente le ong si sono rese conto che il sostegno all?informazione indipendente è un aspetto prioritario della cooperazione allo sviluppo con l?Africa», dice Silvia Pochettino, referente del progetto della Regione Piemonte, che ha promosso un gemellaggio fra testate locali e altrettanti media saheliani. Finestra sulla scuola. La scuola è un osservatorio che terremo sempre aperto in queste pagine. La presenza di alunni stranieri ha vivacizzato il confronto con le culture africane al di là del Mediterraneo e con l?Africa di casa nostra. Sono molte le associazioni che in Italia propongono agli studenti percorsi di educazione interculturale. Ogni pagina di Italiaafrica presenterà una di queste opportunità. Per chi ama costruire ponti. e.citterio@vita.it


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