Cultura

Parola d’ordine “sussidiarietà”

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inaugurato la kermesse di Cl a Rimini

di Redazione

L’intervento del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è stato ieri il momento clou dell’apertura della XXXII edizione del Meeting di Rimini. Un incontro scevro di formalità, anche al di là dell’assenza di cravatta da parte di Napolitano, il cui intervento è stato punteggiato dagli applausi dei circa diecimila presenti all’incontro nei padiglioni della Fiera di Rimini.

Il pensiero del Presidente della Repubblica è andato soprattutto ai giovani, protagonisti del Meeting come volontari. Il Presidente ha mostrato il suo apprezzamento per la mostra “150 anni di sussidiarietà” visitata prima dell’incontro, realizzata a cura della Fondazione per la Sussidiarietà con la collaborazione di studenti universitari di tutta Italia. In particolare, è piaciuto il metodo con cui i ragazzi hanno trattato «l’esperienza della straordinaria stagione dell’assemblea costituente, non abbastanza studiata nelle nostre scuole e università». Dal capo dello Stato in riferimento agli anni della ricostruzione dopo la guerra è arrivato anche un appello:  «È possibile, mi si chiede, che si riproduca quella grande tensione, quello stesso impegno verso il bene comune? La mia risposta è che può la forza delle cose, può la drammaticità delle sfide del nostro tempo, rappresentare la molla che spinga verso un grande sforzo collettivo come quello da cui scaturì la ricostruzione democratica, politica, morale e materiale del nostro Paese dopo la Liberazione dal nazifascismo».

In un altro passaggio del suo intervento Napolitano ha sottolinea, in relazione all’attuale crisi, «dare fiducia non significa alimentare illusioni ; non si da fiducia e non si suscitano le reazioni necessarie, minimizzando o sdrammatizzando i nodi critici della realtà, ma guardandovi in faccia con intelligenza e con coraggio. Il coraggio della speranza, della volontà e dell’impegno. Dell’impegno operoso e sapiente, fatto di spirito di sacrificio e di massimo slancio creativo e innovativo».
E ha continuato: «Impegno che non può venire o essere promosso solo dallo Stato, ma che sia espresso dalle persone, dalle comunità locali, dai corpi intermedi, secondo quella concezione e logica di sussidiarietà, che come ha sottolineato il presidente Vittadini e come documenta la Mostra presentata a questo Meeting (“150 anni di sussidiarietà”, ndr.), ha fatto, di una straordinaria diffusione di attività imprenditoriali e sociali e di risposte ai bisogni comuni costruite dal basso, un motore decisivo per la ricostruzione e il cambiamento del nostro Paese».

Non è mancato nelle parole del Presidente un implicito richiamo anche al terzo settore e a tutte le istanze sociali a fare la propria parte in un’ottica di sussidiarietà. «La storia che abbiamo vissuto in 150 anni di Unità –ha detto il Capo dello Stato-, nei suoi momenti migliori,come quando sapemmo rialzarci da tremende cadute e poi evitare fatali vicoli ciechi, racchiude il DNA della nazione. E quello non si è disperso, e non può disperdersi. I valori che voi testimoniate ce lo dicono; ce lo dicono le tante espressioni, che io accolgo in Quirinale, dell’Italia dell’impegno civile e della solidarietà, dell’associazionismo laico e cattolico, di molteplici forme di cooperazione disinteressata e generosa. E, perché si creino le condizioni di un rinnovato slancio che attraversi la società in uno spirito di operosa sussidiarietà, contiamo anche sulle risorse che scaturiscono dalla costante, fruttuosa ricerca di “giuste forme di collaborazione” – secondo le parole di Benedetto XVI – “fra la comunità civile e quella religiosa”».

Prima del Presidente della Repubblica nell’auditorium del Meeting avevano preso la parola, la presidente del Meeting, Emilia Guarnieri, il presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, Giorgio Vittadini, i parlamentari Enrico Letta e Maurizio Lupi, due studenti universitari, Eleonora Bonizzato ed Enrico Figini che con altri duecento compagni hanno collaborato alla preparazione della mostra “150 anni di sussidiarietà”.

Vittadini da parte sua ha interpretato i 150 anni della nostra storia a partire da quel «desiderio che non si riduce» e che ha fatto la vera unità d’Italia, «permettendo di superare crisi drammatiche come il fascismo e la disfatta non solo militare della seconda guerra mondiale». Il pericolo più grande secondo Vittadini non sono i problemi «ma il non credere più nel proprio cuore che invece è più grande delle circostanze critiche». Il presidente della Fondazione per la Sussidiarietà ha concluso ricordando quanto ebbe a dire don Giussani negli anni della contestazione: «Le forze che cambiano la storia sono le stesse che cambiano il cuore dell’uomo».

Seduto in platea ad ascoltare l’intervento del Presidente della Repubblica, a sorpresa c’era anche Sergio Marchionne, Lo scorso anno Marchionne era stato ospite al Meeting di Rimini, dove aveva tenuto un incontro dal titolo “Saper scegliere una strada”. Mercoledì 24 agosto, alla kermesse di Cl sarà presente John Elkann, presidente di Fiat, che parteciperà all’incontro dal titolo “Quali certezze in un mondo incerto?”.

Tanta carne al fuoco anche oggi al Meeting per l’Amicizia fra i popoli (il sito) con incontri che, nel pomeriggio affronteranno temi quali il Sistema paese con Raffaele Bonanni, segretario generale Cisl, mentre il ministro del Welfare Maurizio Sacconi, dopo l’appuntamento pomeridiano (ore 15) su “Natalità e famiglia” (incontro realizzato con l’intergruppo parlamentare per la Sussidiarietà) interverrà in serata (ore 19) all’incontro “Giovani e formazione: tutti abili per una vita da protagonista”. 

Da segnalare altri due incontri: “I finanziamenti per il sostegno a distanza” con, tra gli altri: Marida Bolognesi, coordinatrice del progetto “Il Sostegno a distanza in chiaro” e Stefano Zamagni, presidente dell’Agenzia per il terzo settore; e “Anno europeo per il volontariato: opportunità e sfide per il volontariato”, tra i relatori: Marco Granelli assessore del Comune di Milano e presidente di CSVnet; Mario Melazzini, presidente Aisla; Antonio Miglio, vicepresidente di Acri e Carlo Vimercati, presidente della consulta nazionale dei Comitati di Gestione.

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