Economia

Parola d’ordine: flessicurezza

Nuove forme di lavoro flessibili e diritti sociali. Bruxelles si muove: il libro verde della Commissione europea. Di Milena Cannizzaro

di Redazione

di Milena Cannizzaro, Ufficio di direzione Federsolidarietà nazionale Nel novembre 2006, la Direzione generale per l?occupazione della Commissione europea ha pubblicato il Libro verde dal titolo Modernizzare il diritto del lavoro nel 21° secolo. Il Libro verde, presentato dal commissario Vladimir Spidla, si basa su un?analisi della situazione europea attuale e delle iniziative legislative e politiche comunitarie ad oggi intraprese. L?obiettivo del Libro verde è quello di lanciare un dibattito pubblico nell?Ue al fine di riflettere sul modo di far evolvere il diritto del lavoro in modo tale da sostenere le linee definite dalla strategia di Lisbona: ottenere una crescita sostenibile con più posti di lavoro di migliore qualità. «La modernizzazione del diritto del lavoro costituisce un elemento fondamentale per garantire la capacità di adattamento dei lavoratori e delle imprese. Questo obiettivo deve essere perseguito alla luce degli obiettivi comunitari del pieno impiego, della produttività del lavoro». Lo scopo verrà raggiunto anche grazie all?individuazione del metodo per coniugare due esigenze: quella di promuovere nuove forme di lavoro flessibili e quella di assicurare il rispetto e la salvaguardia dei diritti sociali per i lavoratori. La direttrice principale, individuata come obiettivo, si orienta verso un mercato del lavoro flessibile ed inclusivo, la cosiddetta flessicurezza, che può rappresentare il quadro di contesto dei rapporti di lavoro, negli anni a venire. Nella consultazione pubblica, aperta alle parti sociali a fine novembre 2006 (contestualmente all?uscita del libro), e conclusasi il 31 marzo scorso, la Commissione ha posto 15 domande al fine di raccogliere gli orientamenti necessari per procedere, successivamente al dibattito volto alla preparazione di una comunicazione di aggiornamento prevista per la fine del 2007. Alla consultazione Confcooperative ha partecipato con due documenti di risposta: quello di carattere orizzontale, nel quale viene messa in luce la unicità del modello cooperativo in generale, e quello redatto dalla Federsolidarietà, federazione di settore, incentrato sulla cooperazione sociale. Far partecipare i governi degli stati membri, i partner sociali nazionali ed europee ad un dibattito aperto per esaminare come l?evoluzione del diritto del lavoro possa contribuire alla flessicurezza rappresenta un importante segnale. È da considerare rilevante, inoltre, l?avvio di un profonda riflessione sulla missione delle organizzazioni sindacali delle imprese dei lavoratori che sono volte oggi a promuovere la funzione di corresponsabilità partecipativa degli stessi per operare un superamento dell?attività rivendicativa tutelante e conservativa. Il metodo della consultazione facilita e genera l?interscambio e la condivisione di buone pratiche esistenti che, modellizzate, potranno divenire patrimonio comune per la cultura dell?Unione europea. Nelle 15 domande che la Commissione rivolge alle parti sociali, molti sono gli argomenti da affrontare ed approfondire. Il contratto di lavoro e il suo appropriato utilizzo: il Ccnl è uno strumento fondamentale poiché complementare alla legislazione oltre che necessario al fine di realizzare una corretta ed adeguata gestione dei rapporti stessi, purché valorizzi la flessibilità dei processi produttivi, dei ruoli, dei compiti e delle mansioni assunte dai lavoratori e dall?impresa. La flessibilità degli orari di lavoro: al fine di coniugare le esigenze dell?impresa con quelle dei lavoratori, nel rispetto dei tempi di vita. La pianificazione dei percorsi di carriera: con l?orientamento generale di assumere una logica meritocratica e la personalizzazione dei vincoli tra impresa e lavoratore nel rispetto dei livelli minimi di tutela dei diritti. La valorizzazione della figura femminile nell?occupazione e la tutela della lavoratrice madre: oggi è necessario assicurare il rispetto di una sostenibile gestione della famiglia attraverso una costante conciliazione tra i tempi di vita ed i tempi di lavoro. La formazione: solo grazie ad un aggiornamento continuo il lavoratore può migliorare e sviluppare adeguate opportunità di crescita. In tali ambiti, la cooperazione può svolgere un ruolo di notevole importanza poiché, si legge nel Libro Verde,«rappresenta una componente fondamentale del modello sociale ed economico europeo: la dimensione sociale nella forma cooperativa manifesta la sua forza e la sua importanza. Le cooperative sono una particolare forma di impresa nella quale la dimensione sociale coesiste con quella imprenditoriale. L?imprenditoria cooperativa con la sua organizzazione di tipo partecipativo è inoltre in grado di incrementare il potenziale lavorativo locale e regionale latente, valorizzando così, anche attraverso il lavoro, la persona umana e la sua dignità».


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