Politica

Parola d’ordine: coinvolgere il sociale nelle decisioni

Umbria/ Definita in un Forum la progettazione partecipata

di Luca Zanfei

Investire sulla partecipazione per costruire un nuovo stato sociale. A poche settimane dalle tre giornate del Forum sul welfare, l?assessore alla Politiche sociali della Regione Umbria, Damiano Stufara, traccia la via per una nuova politica sociale regionale. La presenza agli incontri di quasi duemila persone, tra responsabili del privato sociale e cittadini, ha confermato che «un innovativo welfare non può prescindere dal coinvolgimento delle realtà sul territorio», spiega. L?obiettivo è quello di superare la mera pratica della consultazione per puntare sulla definizione di ruoli e competenze per una vera progettazione partecipata.

E proprio il Forum ha dato il via al nuovo corso. Tre giornate di confronto tra istituzioni e realtà sociali sulla valutazione delle attuali politiche regionali, con il risultato di definire collegialmente le nuove priorità di intervento. «Il primo passo verso il nuovo welfare umbro è stato l?accordo programmatico sui tre temi della povertà, della precarietà e della non autosufficienza», puntualizza Stufara. «Su questi sperimenteremo il metodo di lavoro che adotteremo da adesso in poi su tutte le politiche sociali concordate».

L?obiettivo dell?assessore è quello di mettere a punto entro il 2008 uno standard di collaborazione fondato sulla co-redazione di un documento di indirizzo dei servizi socio assistenziali e sull?istituzione di un comitato scientifico per la redazione del piano sociale, che dovrà poi essere validato durante un secondo Forum. «Tutte le fasi del processo contempleranno il coinvolgimento del territorio e soprattutto dell?utenza che, grazie anche all?istituzione di carte dei servizi e di marchi di qualità, rappresenterà un fattore fondamentale di indirizzo». Ma non solo. La Regione cercherà di implementare la normativa di riconoscimento della cooperazione sociale, attraverso l?applicazione sistematica del piano tariffario e la regolazione delle gare di affidamento diretto dei servizi.

«Eviteremo i bandi al massimo ribasso e investiremo sulla qualità del progetto», aggiunge Stufara. «Perché un settore sociale innovativo rappresenta un volano per lo sviluppo economico del territorio». Ma il Forum è stato anche l?occasione per consacrare il ruolo del volontariato, soprattutto cattolico, come rappresentante di un modo ancora attuale di fare intervento. Quello della gratuità. «La promozione del volontariato rientra nell?attenzione che la Regione ha sempre avuto per il sociale e per la solidarietà», spiega il presidente della Regione, Maria Rita Lorenzetti. «Per questo abbiamo investito di tasca nostra per sopperire ai tagli al Fondo nazionale del precedente governo. E in quest?ottica si colloca la normativa sulla promozione degli oratori e di tutte le strutture a diretto contatto con il territorio».

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.