Anteprima magazine

Parliamo d’Europa, ma sul serio

In vista della tornata elettorale di giugno VITA lancia un numero del magazine focalizzato su cinque temi determinanti per dare nuovo slancio al senso di una comunità continentale: il Piano per l’economia sociale, il Green Deal, l’accoglienza e la gestione dei flussi migratori, la difesa comune non armata e il protagonismo dei giovani

di Redazione

Il dibattito sulle candidature e la campagna elettorale in vista delle elezioni europee di giugno in Italia (finora) è stato davvero deprimente: Io sono Giorgia, Io sono Elly, Io sono il Generale e davvero poco altro. Il numero di VITA magazine di maggio intitolato “L’Europa da rifare” è un’occasione per riportare al centro della riflessione e dell’attenzione degli elettori cinque tematiche che davvero possono fare la differenza nella costruzione di un comune sentire europeo, in un momento in cui le tensioni internazionali e la crisi delle democrazie europee stanno annichilendo il sogno di una cittadinanza europea. Quali sono questo temi? Noi ne abbiamo individuati cinque: il Piano per l’economia sociale, il Green Deal, l’accoglienza e la gestione dei flussi migratori, la difesa comune non armata e il protagonismo dei giovani. 

1. Il Piano per l’Economia sociale

L’obiettivo del Piano d’azione europeo per l’economia sociale è potenzialmente dirompente: creare le basi per la costruzione di un nuovo modello economico solidale e cooperativo. Finora l’Europa ha posto le base con una serie di documenti e impegni che promettono molto. Si tratta ora di portare a terra quei principi. A partire dai Piani nazionali, che i governi degli Stati membri dovranno presentare entro i prossimi due anni. Il focus è firmato dal presidente di Cecop-Cicopa Europa Giuseppe Guerini. Con un contributo del presidente e della vicepresidente del network filantropico Philea, Angel Font Vidal e Carola Carazzone.

2. Green Deal, il Patto Verde

La Ue entro il 2050 può diventare il primo continente a impatto zero. Il cammino a tappe verso la neutralità climatica è segnato. Ma non è detto che tutto fili liscio. Tutt’altro. Nell’ultimo periodo la commissione Von der Leyen ha dato segnali di timidezza. Ci spiega tutto la nostra esperta di ambiente Elisa Cozzarini

3. Migranti, il buco nero

Esternalizzazioni delle frontiere e nessuna reale visione comune: sulle migrazioni l’Europa, al di là della retorica delle “difesa dei confini”, si è messa in un vicolo cieco. Le alternative per costruire politiche efficienti ed efficaci ci sarebbero. Occorre però uscire dalla sindrome dell’assedio: non c’è alcuna invasione, come testimoniano le cifre. L’inchiesta è firmata da Anna Spena.

4. Per una difesa comune non armata

Non è un sogno: dall’invasione russa in Ucraina sono stati fatti tanti passi in avanti, grazie soprattutto agli attivisti della società civile con il Mean (Movimento europeo azione non violenta). L’istituzione dei Corpi civile di pace europei sarebbe un segnale decisivo per una reale politica di sicurezza comune. Ci spiega tutto Riccardo Bonacina, fondatore di VITA e attivista del Mean e autore della Puntina settimanale.

5. Next Gen, gli slogan non bastano più

Povertà minorile, natalità, youth check, partecipazione, digitale e competenze: sono le sei partite decisive per rendere i giovani davvero protagonisti nel quadro della Child Guarantee lanciata nel 2021 dalla Commissione europea a cui è seguito l’impegno di introdurre lo Youth Check e la valutazione d’impatto generazionale. L’approfondimento è curato da Sara De Carli (chi volesse la può seguire ogni settimana sulla newsletter Dire, Fare, Baciare).

Abbiamo dedicato il numero di VITA magazine “L’Europa da rifare” ai più rilevanti temi sociali da approfondire in vista delle elezioni europee del prossimo giugno. Se sei abbonata o abbonato a VITA puoi leggerlo subito da qui. E grazie per il supporto che ci dai. Se vuoi leggere il magazine, ricevere i prossimi numeri e accedere a contenuti e funzionalità dedicate, abbonati qui.

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