Non profit
Parlare di trapianti d’organo senza imbarazzo e con ironia
L'obiettivo è ridurre il numero dei malati in lista d'attesa, che oggi sono quasi 10mila
di Redazione

Un aumento del 6,7% dei donatori, che nel 2009 sono stati 1.167. Un aumento di trapianti che, sempre l’anno scorso, sono stati 3.164, pari al 10,5%. Soddisfazione da parte di A.I.D.O – Associazione italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule che, sulla base di questi numeri, ha impostato le azioni di quest’anno. «C’è ancora molto da fare, sono 9.330 i pazienti in attesa di trapianto», esordisce Vincenzo Passarelli (nella foto) presidente nazionale di A.I.D.O. «In ogni caso l’anno scorso siamo riusciti a far scendere il numero delle cosiddette opposizioni. Vale a dire i casi in cui ci sarebbero le condizioni per fare una donazione che, però, viene negata dai parenti che, nel dubbio, scelgono di non donare. Per inciso, però, va detto che ci sono parenti che prendono la decisione di donare nei casi in cui non è possibile risalire in tempi rapidi alle disposizioni del defunto. In questo momento in Italia la percentuale delle opposizioni è del 30%, nel 2008 era del 32%».
A.I.D.O nasce a Bergamo il 26 febbraio 1973. Bisogna comunque ricordare che il primo gruppo di donatori di organi si forma, sempre a Bergamo, il 14 novembre 1971 per iniziativa di Giorgio Brumat. Le prime attività si sovrappongono, non solo cronologicamente, con i primi trapianti italiani, possibili esclusivamente per i reni e le cornee. Oggi conta oltre un milione e 400mila soci, collabora con il ministero della Salute e il Centro nazionale trapianti per portare avanti la sua mission, che è quella di fare informazione e di diffondere la cultura del trapianto d’organi. E proprio in questa direzione sono stati fatti gli sforzi più importanti nel 2009. «Abbiamo fatto realizzare la campagna pubblicitaria “Donazione, parlane oggi” che è riuscita a coniugare i nostri temi in chiave ironica. Con questo spirito sono stati realizzati spot tv e manifesti. Lo spot, di cui è stato protagonista Alessandro Gassman, è andato in onda sulle reti Mediaset, a titolo gratuito, per quindici giorni e su diverse tv locali. Le locandine sono di tre tipi, stampate in un milione di copie, e sono state affisse in luoghi pubblici», spiega Passarelli. L’iniziativa è stata resa possibile grazie ai fondi del 5 per mille. «Abbiamo deciso di far confluire tutte le raccolte fondi dei nostri gruppi accordate dai cittadini con il 5 per mille in questo progetto informativo. In questo modo le donazioni ricevute sono tornate alla popolazione». Il 2010 sarà di consolidamento dei risultati. «Continueremo a incrementare il database dei nuovi iscritti condiviso con il sistema informatico dei trapianti e che in tempo reale dà la situazione dei donatori». Novità per i volontari: sarà certificata la loro formazione in modo da dare ulteriori garanzie di competenza agli interlocutori sanitari con cui operano.
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