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Parlamento Ue. Quello nuovo apre luned

Il Ppe è il gruppo politico più forte, seguito dal Pse. L'Italia ha mandato l'elenco dei suoi 78 eletti. 5 non hanno ancora sciolto nodo incompatibilità (Follini, Bossi, Gasparri, Mussolini, Cuffaro

di Ettore Colombo

L’Italia ha inviato oggi la lista dei suoi 78 eletti al Parlamento europeo, l’ultima necessaria per completare il quadro dei 732 deputati designati in rappresentanza dei 25 paesi dell’Unione nella nuova assemblea di Strasburgo. I ranghi sono ora completi e lunedi’ l’assemblea di Strasburgo riaprira’ per la prima plenaria, per la quale e’ stata preparata un’agenda fitta di votazioni e di impegni importanti. Lunedi’ sara’ anche la data limite per le opzioni di quei parlamentari che hanno il doppio mandato. Apparentemente il problema riguarda solo quattro italiani, Marco Follini, Umberto Bossi, Maurizio Gasparri e Alessandra Mussolini. La Cassazione li ha inseriti nella lista degli eletti, ma se non dovessero dimettersi dagli incarichi svolti in Italia potrebbero essere dichiarati decaduti per ”incompatibilita’ manifesta”. Diverso e’ considerato il caso del presidente della regione Sicilia Toto’ Cuffaro il quale, e’ stato precisato a Bruxelles, avra’ ancora 30 giorni per risolvere il problema dell’ incompatibilita’. Praticamente definita anche la formazione dei gruppi, cosi’ come sono pronte le rose dei candidati alle varie cariche, cominciando da quella della presidenza del Parlamento. Ovviamente per quanto concerne l’adesione ai diversi gruppi politici possono ancora esserci delle piccole variazioni. Tra l’altro i non iscritti sono ancora 33 e quindi la campagna acquisti puo’ dar luogo a delle variazioni.
Intanto il Partito popolare europeo (Ppe) si conferma quale gruppo di maggioranza relativa, con 268 iscritti, seguito da quello socialista (Pse) con 200 e dalla nuova Alleanza dei democratici e liberali per l’Europa (Adle) che ne ha 88 e nasce soprattutto da un accordo tra l’Eldr, il gruppo dei liberaldemocratici presente nella precedente assemblea, dai francesi dell’Unione per la democrazia francese (Udf), dalla Margherita. Due deputate italiane svolgeranno la funzione di co-presidenti del loro gruppo: Monica Frassoni, confermata nell’incarico per i Verdi insieme a Daniel Cohn-Bendit e Cristiana Muscardini in quello dell’Unione per l’Europa delle Nazioni (Uen) insieme all’irlandese Brian Crowley. Spettera’, invece, a Giovanni Berlinguer, quale decano, con 80 anni appena compiuti, eletto per i Ds nella lista Uniti per l’Ulivo, presiedere martedi’ la sessione d’apertura, dedicata alla elezione del presidente del Parlamento e dei vicepresidenti. Per il primo incarico ci sono piu’ candidati, ma la sfida sara’ limitata al socialista spagnolo Josep Borrell Fontelles ed all’ex portavoce di Solidarnosc Bronislaw Geremek. Sulla base dell’accordo, definito tecnico, raggiunto tra Ppe e Pse, Borrel ha l’elezione garantita in quanto a lui spetterebbero i primi due anni e mezzo di mandato per poi cedere la poltrona al tedesco Hans-Gert Poettering, designato dai popolari. Ma l’accordo ha provocato divisioni e Geremek, sostenuto dall’Adle, puo’ raccogliere consensi anche in altri settori di centro e soprattutto tra i deputati dei nuovi stati membri dell’est. La sessione di mercoledi’ sara’ dedicata al rapporto della presidenza irlandese uscente ed alla presentazione del programma di quella olandese che ha assunto la guida dell’Ue il primo luglio. Oltre ad altre nomine tra cui quella dei questori. Giovedi’ 22 il nuovo parlamento avra’ un altro importante appuntamento in quanto dovra’ esprimersi sul candidato designato dai governi dei 25 a succedere a Romano Prodi alla presidenza della Commissione. Il portoghese Jose’ Manuel Durao Barroso, dopo le audizioni fatte con tutti i gruppi rappresentati in parlamento, fara’ un’ultima dichiarazione per cercare di conquistare i voti sufficienti ad ottenere la ratifica. Quindi i deputati completeranno l’organizzazione dell’assemblea di Strasburgo con la definizione delle commissioni.

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