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PARLAMENTO. All’esame tanti ddl che potrebbero cambiare la sanità

Testamento biologico, malattie rare, endometriosi... Il Parlamento ne discute in settimana

di Redazione

È un’agenda fitta di provvedimenti socio-sanitari quella che attende il Parlamento da oggi a giovedì. Ecco i principali ddl all’esame e il loro status.

Oggi pomeriggio in Commissione Igiene è al primo punto dell’ordine del giorno il seguito del confronto sul tema del testamento biologico. Sono ormai 10 i ddl, tenendo conto degli ultimi presentati da Umberto Veronesi, Emanuela Baio del PD e da Fabio Rizzi della Lega, sui quali il relatore Calabrò dovrà lavorare per tentare la non facile messa a punto di un testo unificato in grado di acquisire una sufficiente piattaforma di consensi per innestare l’ampia serie di proposte emenadative e giungere, entro il prossimo gennaio, alla conclusione dell’iter preparatorio. La discussione svoltasi sinora ha consentito di illustrare in dettaglio i contenuti dei singoli progetti normativi diretti in gran parte a regolamentare il consenso informato, le modalità di espressione anticipata della volontà del paziente sui trattamenti terapeutici, i conseguenti diritti-doveri dei sanitari, il divieto di accanimento terapeutico (in merito le tesi contenute nei ddl sono molto articolate) e il tassativo no ad ogni forma di eutanasia o suicidio terapeutico anche in presenza della volonta’ esplicita del morente. I forti dissensi sul testamento biologico espressi da alcuni parlamentari del PdL anche in ambito esterno al confronto in Commissione rendono ancora molto incerte le prospettive di varare un provvedimento in merito.

Endometriosi: sui due progetti normativi riguardanti la prevenzione ed il trattamento dell’endometriosi la istituzione di un registro nazionale delle donne colpite da questa patologia si e’ gia’ da settimane delineato in Commissione Igiene un sostanziale consenso e la relativa fase preparatoria dovrebbe essere conclusa in tempi abbastanza stretti.

Malattie rare: all’ordine del giorno della Igiene è anche il seguito della messa a punto del ddl 52 e dei numerosi testi connessi (in esame anche in altre Commissioni per il parere) diretti a rivedere le vigenti disposizioni sulle malattie rare, la loro prevenzione e cura, la estensione di indagini diagnostiche neonatali obbligatorie e le misure dirette a disciplinare ed incentivare la produzione di farmaci orfani specificamente diretti a fronteggiare questi tipi di patologie. La stessa Commissione ha poi in programma l’ulteriore e probabilmente definitiva messa a punto dello schema normativo sull’uso di defibrillatori automatici e semiautomatici in ambiente extraospedaliero, i tre DDL riguardanti la responsabilita’ professionale del personale sanitario e la tutela risarcitoria dei pazienti danneggiati da casi di malasanita’ rivedendo le norme sulle assicurazioni di medici, paramedici e ASL.

Accompagnatore per invalidi: la Finanze, sia pure al quinto punto di un nutrito ordine del giorno e tenendo conto della seduta programmata solo per domani, ha in programma il seguito della messa a punto dei cinque DDL che puntano a rivedere la normativa vigente per migliorare l’assegno erogato ai grandi invalidi di guerra e civili in sostituzione dell’accompagnatore militare non piu’ disponibile dopo la sospensione della leva.

Difficoltà di apprendimento: si prevede un iter abbastanza rapido, già autorizzato dall’Assemblea, in Commissione Istruzione per i due progetti normativi – 1006 e 1036 – contenenti misure dirette ad affrontare il problema della dislessia, discalculia e altre specifiche difficoltà di apprendimento che colpiscono un elevato numero di bambini evitando, con programmi scolastici mirati e personale specializzato, gravi forme di emarginazione nel percorso scolastico.

Mobbing: la Commissione Lavoro ha in programma domani, dopo l’esame per il parere sulla legge comunitaria 2008, il seguito della discussione dei 4 ddl diretti a contrastare il fenomeno del mobbing, cie’ gli atti di violenza o persecuzione psichica nei luoghi di lavoro. L’esame di merito ha gia’ fatto emergere divergenze di valutazione sui vincoli che possono derivare dalle nuove norme all’imprenditore e sul problema dell’onere della prova.


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