Salute

Parkinson: una giornata per informarsi

Si celebra sabato 24 novembre la Giornata dell'Informazione sulla malattia di Parkinson. In programma anche una raccolta fondi via sms per finanziare due progetti di ricerca

di Redazione

Un progetto di ricerca sulla prevenzione delle cadute per i malati di Parkinson e una sperimentazione scientifica basata sull’identificazione di biomarcatori: sono queste le due iniziative che caratterizzano la Giornata dell’informazione sulla Malattia di Parkinson, organizzata da Limpe (Lega Italiana per la lotta contro la Malattia di Parkinson, le Sindromi Extrapiramidali e le Demenze) e Dismov-Sin (Associazione Italiana Disordini del Movimento e Malattia di Parkinson – sezione italiana del Movement Disorders Society), che quest’anno si celebra sabato 24 novembre, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il Patrocinio del ministero della Salute.
Associata alla giornata anche una campagna di raccolta fondi: fino al 24 novembre, inoltre è possibile donare un euro da rete mobile e due euro da rete fissa (Fastweb e TWT) al numero 45596.

Anche quest’anno Limpe e Dismov-Sin, che dal 2010 hanno unito le forze, sia sul piano della ricerca, sia su quello della comunicazione, organizzano insieme la IV Giornata dell’informazione sulla Malattia di Parkinson: in circa 100 strutture ospedaliere italiane, esperti neurologi saranno a disposizione per dare informazioni sulla patologia; per conoscere le sedi più vicine è possibile visitare il sito www.giornataparkinson.it o chiamare il Numero Verde 800 14 96 26.

Il primo progetto, quello sulla prevenzione delle cadute prevede il reclutamento di circa 1000 pazienti.
Il secondo progetto di ricerca che ha respiro internazionale e rientra nello studio denominato Parkinson’s Progression Markers Initiative (Ppmi); coordinato dal dottor Kenneth L. Marek, Md, presidente e Senior Scientist dell’Istituto per le Malattie Neurodegenerative di New Haven (Connecticut, Usa), sarà condotto in 18 centri negli Stati Uniti e in Europa. In Italia sarà guidato dal Cemand (Centro per le malattie neurodegenerative) e coordinato dal professor Paolo Barone, presidente Dismov-Sin.
Questo studio punta all’identificazione di biomarcatori associabili al rischio e alla progressione della Malattia di Parkinson; poiché fino ad ora non ne è stato individuato ancora nessuno, non esiste alcuna terapia capace di arrestare il decorso di questa grave patologia.

Il progetto durerà circa 5 anni e sarà realizzato grazie a un finanziamento pari a 40 milioni di dollari messo a disposizione dalla Michael J.Fox Foundation.

Nel corso di questa quarta giornata, in particolare, a essere sottolineata è la condizione della donna che, sebbene colpita dalla Malattia di Parkinson in misura minore rispetto all’uomo, ha una maggior probabilità di sviluppare complicanze, compresi i disturbi depressivi che si possono verificare in seguito ad una riduzione o perdita di ruolo.
In Italia le persone colpite dalla Malattia di Parkinson sono oltre 200mila, di cui 50mila con parkinsonismi. I sintomi sono difficili da interpretare e nella maggior parte dei casi si manifestano oltre i 60 anni di età, anche se nel 10% dei casi compaiono prima dei 40 anni.

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