Cultura

Parità tra sessi: dal 2007 niente più discriminazioni nelle polizze

E' entrata in vigore lo scorso 21 dicembre la direttiva comunitaria 2004/113/CE .

di Matteo Manzonetto

E’ entrata in vigore il 21 dicembre scorso la direttiva comunitaria 2004/113/CE contro la discriminazione di genere nell?accesso ai beni e ai servizi: gli Stati membri Ue dovranno recepirne i contenuti entro il 21 dicembre 2007.
La direttiva si applica a tutte le persone che forniscono beni e servizi, sia nel settore privato che in quello pubblico. Vengono compresi quegli organismi che forniscono servizi al di fuori della sfera privata e familiare, e sono invece esclusi i servizi sanitari (dove le differenze fisiologiche tra sessi comportano una diversità di trattamento), o nei settori della comunicazione, della pubblicità o dell?istruzione. Saranno inoltre legittime le differenze di trattamento che mirano ad esempio alla protezione del decoro domestico (come la scelta di affittare una stanza a una persona dello stesso sesso), o se inserite nella libertà di associazione (circoli per soli uomini o donne), o nell?organizzazione di attività sportive. Si tratta di un?ulteriore implementazione delle politiche di uguaglianza di genere al di fuori del mercato del lavoro, nate per creare un?effettiva parità di trattamento per ambo i sessi in tutti gli ambiti delle politiche Ue.
Le maggiori aree di interesse di questa disposizione normativa sono quelle delle assicurazioni e dei fondi pensione privati. Ad esempio, dal 2007 non sarà più possibile stipulare contratti assicurativi che prevedano una distinzione nei premi e nelle prestazioni individuali basata sul sesso. Fino a quella data, però, gli Stati Ue potranno concedere deroghe per quei contratti dove il sesso sia fattore determinante per il calcolo dei rischi, da rivedere entro 5 anni dal recepimento della direttiva. Non sono previste deroghe per i costi assicurativi concernenti gravidanza e maternità.

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