Leggi

Parità in famiglia a tutti gli effetti

Parita' tra moglie e marito

di Redazione

Parità a tutti gli effetti tra uomo e donna. Quindi, tra moglie e marito. È quanto tende a sottolineare il disegno di legge presentato da Tancredi Cimmino dell?Unione democratica di centro e da altri dieci senatori di diverse forze politiche. Il provvedimento, ora all?esame della commissione Giustizia di Palazzo Madama in sede referente, prevede la riforma del codice civile in materia di: divieto temporaneo di nuove nozze, cognome della donna sposata ed esercizio della potestà. In riferimento ai principi della Costituzione, secondo cui è stabilito che uomo e donna hanno pari diritti, le riforme dovrebbero eliminare il divieto imposto alla donna di convolare a nuove nozze se non dopo 300 giorni dallo scioglimento, dall?annullamento o dalla cessazione degli effetti civili del precedente matrimonio (al marito invece è consentito subito), nonché abolire l?obbligatoria aggiunta del cognome del marito al nome della sposa, dando libertà di scelta a entrambi i coniugi. Per quanto riguarda la patria potestà, il testo conferisce indistintamente a moglie e marito il potere decisionale in caso di «incombente pericolo di un grave pregiudizio sui figli», cioè le situazioni che richiedono «coraggio e prontezza di spirito» su cui, attualmente, può decidere solo il padre.

Vuoi accedere all'archivio di VITA?

Con un abbonamento annuale potrai sfogliare più di 50 numeri del nostro magazine, da gennaio 2020 ad oggi: ogni numero una storia sempre attuale. Oltre a tutti i contenuti extra come le newsletter tematiche, i podcast, le infografiche e gli approfondimenti.