Economia

Parità di genere, 19 italiane tra le 500 aziende top

Il Gender equality index, pubblicato ogni anno dall’agenzia Bloomberg, ha certificato per il 2022 dei buoni risultati per alcune big di casa nostra. Il gruppo comprende sei banche, quattro multiutility e altri colossi, da Eni a Leonardo a Poste Italiane. La classifica tiene conto della composizione dell’organico ma anche di vari criteri qualitativi, come la presenza di policy specifiche dedicate alle donne nei luoghi di lavoro

di Nicola Varcasia

Si chiama Gender equality index. È un indice internazionale, esistente dal 2016, realizzato ogni anno da Bloomberg, che misura le performance delle grandi aziende sui temi della parità di genere e dell’inclusione, nonché la qualità e la trasparenza della loro rendicontazione pubblica. L’analisi prende in esame quasi 12mila società appartenenti a 54 settori in 45 Paesi del mondo, certificandone 484. Nell’edizione 2023 appena pubblicata, che rende noti i risultati 2022, sono 19 (circa il 4% del totale) le aziende italiane presenti nella classifica dall’agenzia americana, appartenenti a diversi settori.

In quello bancario troviamo Banca Mediolanum e Banco Bpm, Banca Fineco, Intesa Sanpaolo, Mediobanca e Unicredit. Tra le multiutility, spiccano A2A, Acea, Hera e Iren. Sempre nel settore energetico figurano Eni, Enel, Erg, Snam e Terna. Tra le big dell’industria italiana troviamo Leonardo e Saipem, nelle telecomunicazioni Telecom Italia e nei servizi Poste Italiane.

Tanti i commenti e le iniziative delle aziende presenti in questa classifica mondiale dell’inclusività, tra le quali Enel che con Guido Stratta, direttore people and organization della società afferma che «dare priorità alla parità di genere e all'inclusione è un'opportunità per sostenere l'impegno delle persone e far fiorire la creatività e la passione, coerentemente con i valori aziendali». Intesa Sanpaolo, con una nota ha comunicato di aver raggiunto un punteggio complessivo di 87 su 100, attribuendo il risultato all’impegno nell’ambito Esg dell’istituto di credito in termini di diversità e inclusione, che ha l’obiettivo di favorire la cultura dell’inclusione, incentivare il rispetto, la meritocrazia e il valore della diversità per tutte le persone del Gruppo. A questo si aggiungono le numerose iniziative per il sostegno alle donne, alle famiglie e all’imprenditoria femminile.

Ma come fa Bloomberg a calcolare l’indice Gei? Il metodo seguito si basa su criteri quantitativi, quali ad esempio la composizione dell’organico e la distribuzione di genere nei ruoli di responsabilità, e qualitativi, come le agevolazioni per una migliore conciliazione tra vita professionale e privata, la presenza di policy per supportare un ambiente di lavoro improntato alla parità di genere, la presenza di prodotti finanziari specificamente indirizzati alle donne. Tutti i dati raccolti mirano a misurare l’uguaglianza di genere attraverso cinque pilastri: leadership femminile e pipeline di talenti, parità salariale e parità di retribuzione di genere, cultura inclusiva, politica sulle molestie sessuali e branding a favore delle donne.

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