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Pari opportunità, il dipartimento c’è

È nato il dipartimento per le Pari opportunità. Lo istituisce il presidente del Consiglio con il decreto 405 del 28 ottobre, pubblicato in G.U. il 28/XI/97, serie gen. n. 278.

di Redazione

Esisteva il ministro per le Pari opportunità ma non aveva una vera struttura alle sue dipendenze. Per colmare il vuoto, è stato istituito, alla Presidenza del Consiglio, il dipartimento per le Pari opportunità. Questi i suoi compiti: proposta e coordinamento delle iniziative legislative sul tema; acquisizione e organizzazione di informazioni (anche attraverso banche dati), coordinamento delle attività di studio e formazione; definizione di nuove politiche di intervento; verifica della corretta applicazione delle norme e degli indirizzi sulle pari opportunità nelle amministrazioni centrali e locali, adozione di iniziative per l?adeguamento dell?Italia alle direttive Ue; rapporti con gli organismi internazionali. In aiuto al ministro arrivano un ufficio di gabinetto e una segreteria particolare, insieme con eventuali esperti esterni a tempo determinato. Il capo del dipartimento risponde direttamente al ministro. La struttura dovrà ora dotarsi di un ufficio per gli interventi in campo economico e sociale (comprendente il servizio per le politiche economiche e sociali e quello per le politiche comunitarie e internazionali) e di un ufficio per gli interventi in materia di parità e di pari opportunità (con un servizio per il coordinamento di tutti gli organismi esistenti e un altro per le iniziative scientifiche e culturali).

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