Famiglia

Parco del Ticino: l’allarme del Fai

Riceviamo e pubblichiamo la lettera che Marco Magnifico Direttore Generale Culturale FAI Fondo per l’Ambiente Italiano ha rivolto al Presidente del Parco del Ticino

di Redazione

Signora Bertani,

il Suo voto favorevole alla Broni-Mortara è stato un durissimo colpo per tutti coloro (sono tanti e per fortuna sono sempre di più) che profondamente ? e non a parole – credono che il Patrimonio ambientale italiano sia un valore storico, sociale ed economico da proteggere e supportare e non, come numerosi amministratori pubblici continuano a pensare, un ?vuoto? da riempire con infrastrutture di qualsiasi tipo.

Lei! Lei che incarna l?autorità massima che dovrebbe immolarsi per difendere gli spazi, i silenzi, le risaie, le rane, i campi, le siepi, le cascine, gli animali, le geometrie, gli aironi, la storia, la religiosità del Suo – anzi nostro e soprattutto di chi lo coltiva – Parco Regionale, Lei vota a favore illudendosi di fare il Suo dovere , illudendosi (per la seconda volta) che di fianco all?asfalto non sorgeranno capannoni o quant?altro?

Ma andiamo! Vive nel mondo di Alice o in questa arena dove gli interessi di pochi condizionano la vita dei più?

Finchè amministratori locali incoscienti (nel senso che ?non hanno conoscenza?) credono di fare l?interesse della loro gente e del loro Paese perseguendo modelli di sviluppo che la storia di questi ultimi anni ha clamorosamente smentito, beh! deploriamo ma combattiamo per far loro cambiare idea; ma che il Presidente del Parco del Ticino condivida ? votando a favore ? un progetto che con ogni evidenza NON è compatibile con la tutela ambientale e paesaggistica del territorio che l?Ente che presiede è chiamato a proteggere, ci lascia annichiliti; come un fante il cui generale, a metà battaglia, passa al nemico.

Finchè un amministratore regionale, dall?alto del suo grattacielo che domina la metropoli convulsa, crede (diamogli il beneficio della buona fede!) che il mondo sia tutto come quello che egli vede dalle sue finestre e che la lontana realtà rurale sia una fiabesca sopravvissuta romanticheria da Ermanno Olmi . . . . . . come prima: deploro ma combatto per fargli cambiare idea.

Ma che le icone alle quali mi appoggio per difendere non solo un territorio ma un?idea, una missione, un nuovo (anzi antico) modello di sviluppo passino con tanta impudenza dall??altra parte? mi lascia nudo e inerme.

Lei mi dirà che le cose sono più complesse di quelle che appaiono . . . ; che in fondo ?se si rispetta qui e non si va più in là? il danno è limitato . . . ; che ?dopo tutto bisogna tener conto che? . . . . ; può darsi! Tutto può darsi! Ma è il Suo ruolo, signora Bertani, che è stato tradito; il Presidente del Parco del Ticino NON può ? non può e basta! ? qualsivoglia siano le rassicurazioni che vengano fornite ? votare a favore di 52 km di asfalto che pregiudicano l?integrità di un territorio delicato e intatto come questo.

Perché questa e solo questa, alla fine, è la cruda realtà! In qualsiasi modo la si rigiri e la si confezioni per darla a intendere a tutti coloro che vogliono ? incoscientemente ? illudersi che ci sia ancora una qualche autorità, non dico in grado, ma che per lo meno tenta di perseguire una scelta e di difendere un progetto senza, continuamente e debolmente, scendere a compromessi.

Mala, mala tempora currunt! Tempi che ci chiedono di scendere nell?arena anche contro chi, fino a pochi giorni fa, consideravamo uno dei nostri compagni più fidati. Faremo anche questo. Che tristezza.

Marco Magnifico
Direttore Generale Culturale
FAI Fondo per l?Ambiente Italiano

www.fondoambiente.it

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