Sostenibilità

Parchi: per ministro Matteoli devono aprire ai turisti

«Ma non dovranno mai essere come Rimini»

di Gabriella Meroni

Le aree protette dovrebbero essere inserite nel “pacchetto” dell’offerta turistica, in modo da garantire anche una “capacita’ di sviluppo di ordine economico”. Questo, pero’, con il “coinvolgimento totale” delle comunita’ locali.

La proposta e’ del Ministro dell’Ambiente, Altero Matteoli, ed e’ stata avanzata nel corso di una convegno sulle aree naturali protette, organizzato a Firenze dalla Regione Toscana. Esse – ha subito precisato Matteoli – “non dovranno mai diventare come la Versilia o Rimini: sarebbe un saccheggio”. Ma e’ anche opportuno che i presidenti “non si occupino solo della pur importante conservazione della natura, ma che si attivino anche per creare sviluppo”. Ed anche le risorse del Ministero, “che ci sono e ci saranno”, dovranno contribuire ad andare in questa direzione. Matteoli ha poi definito “sufficienti” le attuale aree protette e non c’e’, quindi, la necessita’ di “istituirne altre, ma di far decollare quelle esistenti”. Ed ha snocciolato alcuni numeri. “Attualmente – ha spiegato – sono oltre 1.000, di cui 751 iscritte nell’elenco ufficiale: coprono l’11% del territorio nazionale e sono aumentate del 53% rispetto al 1951”. “Aggiungendo le zone a protezione speciale ed i siti di importanza comunitaria – ha concluso – si arriva ad un totale di superficie protetta pari al 19% del territorio nazionale”.

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