Welfare
Paralimpiade: i veterani sul podio
Oscar De Pellegrin, il portabandiera, ha vinto la medaglia d'oro nel tiro con l'arco e Alvise De Vidi ha vinto quella d'argento nella corsa in carrozzina, i 100m T51.
Oscar De Pellegrin, 49 anni, è stato scelto come portabandiera della nazionale azzurra per la sua carriera sportiva, per le sue doti personalie, per il suo impegno nella promozione dello sport. De pellegrin, si muove in carrozzina dal 1984 quando fu vittima di un incidente con il trattore che stava guidando. De Pellegrin è un invalido sul lavoro. A lui, il saluto di Franco Bettoni, presidente di Anmil, una delle associazioni più rappresentative di chi rimane invalido a seguito di un infortunio sul lavoro.
«Avevo delle sensazioni bellissime, oggi, sole, niente vento, condizioni ottimali. Indimenticabili le prime tre frecce – ha commentato De Pellegrin -. Dedico questa medaglia alla mia famiglia prima di tutto, mia moglie e mio figlio Marcel, ai quali ho tolto tanto, per arrivare a questo punto e che mi hanno sempre appoggiato e sostenuto. Poi ai miei tecnici Aldo Andriolo e Renato De Min, che non mi hanno perso di vista un momento. Ma anche al CIP ed alla FITARCO che hanno sempre creduto in me, in noi. Perché questo non è un successo solo mio, ma di tutta la squadra». Con questo oro De pellegrin chiude la sua carriera agonistica che l'ha visto campione del tiro a segno e poi del tiro con l'arco.
Alvise De Vidi, 46 anni, della blasonata società sportiva ASPEA Padova, ha sfidato l'età e gli avversari molto più giovani ed è riusicto a conquistare un bellissmo secondo posto in una gara , i 100m in carrozzina, di grande fatica, concentrazione, sapienza tattica. Anche nella preparazione che per Alvise è cominciata sin dal 2008 quando la sua categoria di disabilità, la T51, fu esclusa dai Giochi di Pechino e non potè gareggiare nella maratona, sua specialità: suo l'oro a Atene 2004.
Sono 8 le medaglie per la Spedizione Azzurra ai Giochi di Londra.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.