Mondo
Paraguay: serve rottura col passato, come in Bolivia
Così si è espresso Fernando Lugo, vescovo paraguayano sospeso "a divinis" dal Vaticano e candidato alle presidenziali del prossimo anno
di Paolo Manzo
Per Fernando Lugo, vescovo emerito del Paraguay e precandidato dell’opposizione alle presidenziali del maggio 2008, il Paese ha bisogno di vivere una rottura storica e un nuovo processo politico, come e’ accaduto in Bolivia, in Ecuador e in Venezuela. Intervenendo in un convegno alla ‘Casa de America’ di Madrid, Lugo ha affermato di guardare ai leader di questi paesi sudamericani “con ammirazione, perche’ sono stati in grado di avviare un nuovo processo politico” che il Paraguay, pero’, non dovrebbe copiare, ma solo prendere a modello per trovare “una strada propria”. Precandidato alle elezioni nelle fila della “Concertacion Nacional”, alleanza di partiti dell’opposizione e di una trentina di organizzazioni sindacali, il 56enne Lugo e’ stato sospeso “a divinis” dopo l’annuncio del suo impegno in politica lo scorso 25 dicembre. Per convincerlo a scendere in campo e candidarsi alla presidenza del Paraguay, era nato il movimento ”Tekojoja” (Giustizia o equita’ nell’idioma guarani’), in contrapposizione al partito Colorado al governo da oltre 60 anni.
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