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PARAGUAY. Manifestazioni contro la Corte suprema

Primi problemi per il neopresidente Fernando Lugo. Il Fronte sociale e popolare rivendica la mancata riforma agraria e le inadempienze della Corte nell'espellere i coloni brasiliani

di Daniele Biella

A quasi quattro mesi dal suo insediamento, arrivano i primi grattacapi per il Presidente del Paraguay, l’ex vescovo Fernando Lugo. Quella di ieri verrà ricordata infatti come la prima giornata di protesta contro la classe dirigente paraguaiana, in particolare la Corte suprema di giustizia e la Fiscalia (Ragioneria) generale dello Stato: migliaia di contadini sono scesi in piazza, accompagnati dal movimento “Fronte sociale e popolare”, occupando strade di vari punti del paese.

La protesta aveva due motivazioni principali: la mancata attuazione, finora, del piano di emergenza sociale, che al suo interno prevede la riforma agraria integrale (una delle priorità del programma di governo di Lugo), e l’immobilismo delle autorità del paese sul tema dei coloni brasiliani che da tempo operano in Paraguay nella coltivazione della soia transgenica e spesso si dedicano al contrabbando di diserbanti chimici e al loro utilizzo indiscriminato, che porta all’inquinamento della terra, dell’aria e dei fiumi.

I manifestanti hanno chiesto al governo, a causa di questi inadempimenti, il rinnovamento della Corte suprema e la destituzione del fiscale generale dello stato.

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