Cultura

Papa: si pensa già al conclave

l'Ufficio liturgico vaticano ha preparato un volume sui riti del conclave

di Gabriella Meroni

Insieme ai riti delle esequie, si e’ pensato anche al dopo e cosi’ l’Ufficio liturgico vaticano ha preparato un secondo volume, di 340 pagine, in tela verde, intitolato ”Ordo Rituum Conclavis” (”Riti del Conclave”). Elaborato dall’Ufficio per le Celebrazioni Liturgiche pontificie, descrive lo svolgimento dei diversi riti del Conclave. Si comincia infatti con la Messa ”pro eligendo Papa”, per l’elezione, che si svolge la mattina del giorno scelto per l’inizio dei lavori. La messa e’ ”aperta” anche ai cardinali che hanno superato gli 80 anni e dunque non sono elettori, ai vescovi, ai sacerdoti e religiose, ai fedeli presenti a Roma. Nel pomeriggio invece si svolge il ”rito dell’ingresso in Conclave” completato con il giuramento di segretezza. Un’altra ampia parte descrive le diverse preghiere che accompagnano le votazioni (una al primo giorno, poi due al mattino e due al pomeriggio per gli altri giorni). Ad elezione avvenuta, il volume descrive il rito di accettazione e proclamazione. In latino viene chiesto al nuovo papa se accetta (”acceptasne electionem de te canonice factam in Summum Pontificem?”) e con che nome voglia chiamarsi (”quo nomine vis vocari?”). Il volume si chiude poi con la descrizione della prima benedizione Urbi et Orbi impartita dal nuovo Papa. Il rito prevede la sola benedizione, mentre come e’ noto, Giovanni Paolo II, la sera del 16 ottobre 1978, fece uno ”strappo” alla regola rivolgendosi direttamente alla folla in piazza e pronunciando un breve discorso con la famosa frase ”se sbaglio mi corrigerete”.


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