Cultura

Papa: “La Turchia riconosca lo status della chiesa cattolica”

Benedetto XVI si augura che con Ankara si possa aprire anche un dialogo ufficiale

di Redazione

Benedetto XVI ha chiesto questa mattina al governo di Ankara che venga riconosciuto lo statuto giuridico della Chiesa cattolica in Turchia e l’apertura di un dialogo ufficiale fra la Conferenza episcopale e le autorita’. Allo stesso tempo ha ricordato con affetto e riconoscenza il recente viaggio svolto nella penisola anatomica durante il quale si e’ svolta anche la storica visita nella mosche blu di Istanbul e ha riaffermato che la Turchia e’ ponte che unisce l’Asia all’Europa, terra che aiuta il dialogo fra le religioni e le culture. Occasione per l’intervento del Pontefice la presentazione delle lettere credenziali del nuovo ambasciatore di Ankara presso la Santa Sede, Muammer Dogan Akdur. Il Papa ha rinnovato l’appello a tutti i credenti affinche’ denuncino quanti usano strumentalmente le religioni per provocare violenze e ha riaffermato la propria stima nei confronti dell’Islam. Da parte sua il nuovo ambasciatore turco ha voluto ringraziare la Santa Sede per l’appoggio dato all’ingresso del suo Paese all’interno dell’Unione europea. Benedetto XVI ha osservato che la sua memorabile visita, sulle orme dei predecessori Paolo VI e Giovanni Paolo II, gli ha consentito di ”verificare i buoni rapporti” esistenti fra la Turchia e la Santa Sede. ”In occasione dei diversi incontri con le Autorita’ politiche – ha ricordato il Pontefice – ho voluto riaffermare il radicamento della Chiesa cattolica nella societa’ turca, grazie alla prestigiosa eredita’ delle prime comunita’ cristiane dell’Asia Minore e all’insostituibile contributo alla vita della Chiesa universale dei primi concili ecumenici, ma anche grazie all’esistenza delle comunita’ cristiane di oggi, certo minoritarie, ma attaccate al loro paese e al bene comune di tutta la societa’, che desiderano offrire il loro contributo all’edificazione della Nazione”.

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