Cultura

Papa: chi cerca la pace si salva anche senza fede

Lo ha detto oggi il Papa spiegando ai partecipanti all'udienza generale il salmo 136

di Redazione

Chi cerca la pace e il benessere della gente con retta coscienza si salvera’ anche se non appartiene alla fede biblica. Lo ha detto oggi il Papa spiegando ai partecipanti all’udienza generale il salmo 136, quello che evoca ”la tragedia vissuta dal popolo ebraico” durante la distruzione di Gerusalemme nel 586 avanti Cristo e il successivo esilio a Babilonia. ”Dio che e’ l’arbitro ultimo della storia, – ha detto Benedetto XVI – sapra’ comprendere e accogliere secondo la sua giustizia anche il grido delle vittime, al di la’ degli accenti aspri che a volte esso assume. Vorremmo affidarci a sant’Agostino per un’ulteriore meditazione sul nostro Salmo. In essa il grande padre della Chiesa introduce una nota sorprendente: egli sa che anche tra gli abitanti di Babilonia ci sono persone che si impegnano per la pace e per il benessere, pur non condividendo la fede biblica. Ebbene, Dio alla fine condurra’ costoro verso la Gerusalemme celeste premiandoli per la loro coscienza pura”. E sempre citando Agostino, il Papa ha aggiunto: ”Babilonia ha persone che, mosse da amore per lei, si industriano per garantirne la pace – pace temporale – non nutrendo in cuore altra speranza, riponendo anzi in questo tutta la loro gioia, senza ripromettersi altro. E noi li vediamo fare ogni sforzo per rendersi utili alla societa’ terrena. Ora, se si adoperano con coscienza pura in queste mansioni, Dio non permettera’ che periscano con Babilonia, non ne ambiscano la superbia, il fasto caduco e l’indisponente arroganza…Egli vede il loro asservimento e mostrera’ loro quell’altra citta’, verso la quale debbono veramente sospirare e indirizzare ogni sforzo”.

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