Famiglia

Paolicelli (Aon): indagare su morte aviere di Elmas

Dopo l'uccisione accidentale di un giovane di leva nella base Elmas, gli obiettori chiedono che non ci sia un nuovo caso Scieri

di Giampaolo Cerri

“Il Parlamento deve avviare al più presto una commissione d’inchiesta sullo stato delle caserme italiane”. É quanto chiede Massimo Paolicelli, presidente dell’Associazione obiettori nonviolenti (Aon), dopo la morte dell?aviere Emanuele Lutzu, deceduto per un colpo d?arma da fuoco partito accidentalmente il 7 luglio nella base di Elmas in Sardegna. “Malgrado le promesse fatte dopo la morte del giovane Emanuele Scieri – afferma Paolicelli – nelle caserme italiane si continua a morire. La mancanza di verità, a distanza di quasi due anni, sul caso Scieri, ormai avviato all’archiviazione, non aiuta a creare deterrenti contro l’incuria e l’imperizia che spesso caratterizzano molte caserme italiane”. “Perché, ad Elmas – si chiede il presidente dell’Aon – sembra fosse assente il sottufficiale di turno? Chi controllava l’armeria? Tante domande alle quali speriamo – conclude Paolicelli – questa volta venga data una risposta”. Sulla vicenda interviene anche Falco Accame, presidente dell’Anavafaf, l’Associazione delle famiglie delle vittime arruolate nelle Forze armate, che parla di “ennesimo caso di morte per trascuratezza e inosservanza delle norme”. Ad avviso di Accame, infatti, “nelle caserme esiste del personale ‘di governo’ che ha una responsabilità oggettiva nella custodia, nelle verifiche e nelle autorizzazioni al maneggio delle armi”. L’inchiesta sulla morte del giovane ad Elmas “deve dunque essere aperta – afferma il presidente dell’Anavafaf – nei confronti di chi ha queste responsabilitàoggettive e anche di chi ha stabilito le modalità di applicazione delle norme di sicurezza. Non considereremo certo chiuso il caso – concude Accame – se l’inchiesta si limiterà alle responsabilità di chi ha sparato il colpo”.


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