Politica

Pannella vota in carcere

La cronaca della prima giornata di voto: Napolitano, Berlusconi e Bossi hanno già votato. Affluenza in calo. Il leader radicale ha scelto il seggio di Regina Coeli

di Redazione

Circa 50 milioni di italiani alle urne per le elezioni europee e amministrative. Cala l’affluenza. Alle 22 di ieri aveva votato il 17,8% contro il 20,5% del 2004. Più alto il dato per Provinciali (19,62%) e Comunali (22,94%). I seggi rimarranno aperti fino alle 22. Gli elettori devono scegliere i componenti della delegazione italiana che siederà a Strasburgo e votare per il rinnovo di 62 Province e in 4.281 Comuni.

Prima giornata ieri in cabina elettorale anche per i big della politica che solitamente scelgono la domenica per esprimere il proprio voto nel segreto dell’urna. Voteranno domani, infatti, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano (all’istituto Margherita di Savoia di via Panisperna), il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi (nella scuola media Dante Alighieri di via Scrosati, a Milano) e il leader della Lega Umberto Bossi (sempre nel capoluogo lombardo presso la scuola elementare di via Fabriano).

Ma già oggi alcuni degli esponenti di spicco della politica nostrana si sono recati al seggio, come riporta l’agenzia di stampa Adn Kronos: il segretario del Pd Dario Franceschini, che ha votato poco dopo le 18 in un seggio elettorale del centro storico della Capitale: seguito da fotografi, cineoperatori e giornalisti, prima di entrare nella sezione, il segretario del Pd si è soffermato a guardare i simboli elettorali e ha ironizzato: “Non vi preoccupate – ha detto ai giornalisti – non sono indeciso”.

Il leader radicale Marco Pannella ha scelto un luogo insolito, almeno per la stragrande maggioranza degli italiani, per esprimere il proprio voto, dal momento che lo ha fatto nel seggio allestito nel carcere romano di Regina Coeli. Ha votato anche Emma Bonino, in un seggio del centro di Roma.

E ha votato , a Torino, Emanuele Filiberto di Savoia, candidato dell’Udc. Non senza nascondere una certa emozione: “E’ la prima volta che un Savoia vota in Italia, ma sono anche un po’ triste che questa campagna elettorale sia finita, è stata una campagna intensa ma interessante che mi ha permesso di incontrare tanta gente e di scoprire le bellezze del Piemonte. Comunque, vada come vada, sono felice”.

Al seggio elettorale oggi anche il leader dell’Italia dei valori Antonio Di Pietro, che ha votato a Curno, in provincia di Bergamo, e il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini, che ha espresso il proprio voto per l’assemblea di Strasburgo in un seggio del quartiere romano dei Parioli, accompagnato dalla moglie Azzurra. Ha votato oggi pure l’ex presidente del Consiglio Romano Prodi, ovviamente a Bologna, e, come di consueto, accompagnato dalla moglie Flavia.

 

Sul voto oggi la benedizione dei vescovi europei, che hanno chiesto ai nuovi eletti di affrontare le priorità della disoccupazione e della difesa del risparmio. ”Il nuovo parlamento europeo dovra’ trattare inevitabilmente una serie di problemi gravi, che preoccupano e inquietano molti uomini. In primo luogo, la crisi finanziaria globale per la quale molti posti di lavoro minacciano di essere perduti, come pure il modo in cui saranno investiti i risparmi e le pensioni di milioni di persone”. E’ questa la priorita’ della politica europea e dei nuovi eletti al prossimo Parlamento di Strasburgo per mons. mons. Adrianus van Luyin, vescovo di Rotterdam e presidente della Comece, la Commissione degli episcopati della Comunità europea.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA