Welfare
Pancalli: «Una dignità mai avuta»
Il Comitato italiano paralimpico diventa ente pubblico come il CONI. Un altro obiettivo raggiunto dal presidente Luca Pancalli. Che dice: «In questo modo lo Stato prende ad occuparsi e a preoccuparsi direttamente del Movimento paralimpico»
Ieri è stato approvato dalla 1^ Commissione Affari Costituzionali del Senato, nell’ambito del Disegno di Legge 1577 sulla riorganizzazione della Pubblica Amministrazione, l’art. 7.112 (testo 4), che prevede la trasformazione del Comitato Italiano Paralimpico in Ente Autonomo di Diritto Pubblico.
L’iter prevede ora il passaggio nell’aula del Senato (i lavori si apriranno giovedì 2 aprile) e la successiva approvazione da parte della Camera.
«Una decisione che dà al CIP una dignità mai avuta – afferma Luca Pancalli –. Lo Stato riconosce il valore del Movimento paralimpico e si prende la responsabilità diretta di sostenerlo. Questo eviterà di vivere, come abbiamo sin qui fatto, l'antipatica esperienza dei tagli all'ultimo minuto delle risorse finanziarie. Tagliare i contributi pubblici al CIp significa infatti mettere seriamente a rischio le sue attività di promozione dello sport di base».
«Con questo riconoscimento si aprono nuovi scenari di collaborazione fra altri settori pubblici come quello socio-sanitario che sono attigui al nostro mondo. Sono davvero felice perchè dal 2000 sono cambiate tante cose nella direzione del miglioramento continuo del Movimento, dalla semplice attività motoria fino al grande momento agonistico rappresentato dalla Paralimpiade».
«Il mio sentito ringraziamento va al Governo tutto, in particolare al Sottosegretario Graziano Delrio, del quale ho apprezzato la grande sensibilità sul tema, e a tutti i componenti della Commissione Affari Costituzionali del Senato, per aver appoggiato, con convinzione ed entusiasmo, questa proposta ed aver compreso come questo non fosse solo un atto formale ma sostanziale, che riconosce, peraltro, la profonda valenza sociale del movimento paralimpico».
«Ringrazio anche l’amico e Presidente del CONI, Giovanni Malagò, per aver, da subito, condiviso, caldeggiato e sostenuto l’opportunità di questa trasformazione del Comitato Italiano Paralimpico in Ente Pubblico. Questo nuovo assetto, infatti, ci equipara, sul piano giuridico, al Comitato Olimpico Nazionale Italiano ed entrambi saremo più forti per lavorare alla realizzazione di una grande famiglia dello sport italiano», conclude Pancalli.
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