Non profit
Pallone. Robe sporche. E di Kappa.
La rete Lilliput denuncia le condizioni di lavoro nell'industria dello sport in un Paese dittatoriale come la Birmania. Che intenzione ha di fare il marchio Kappa, sponsor degli azzurri?
E’ partita la campagna di sensibilizzazione della rete Lilliput sulle condizioni di lavoro nell’industria dello sport, storica battaglia della Rete. Il marchio sportivo Kappa, sponsor della nazionale di calcio italiana, commercializza alcuni capi di abbigliamento sportivo prodotti in Birmania. In questo modo, Kappa sostiene una delle dittature militari peggiori del mondo. In occasione dei Mondiali di Calcio, il Centro nuovo modello di sviluppo e la rete Lilliput – che chiedono da anni alle imprese occidentali di non investire in quel Paese – hanno lanciato la richiesta all’industria Kappa di lasciare la Birmania. L’Oil, l’opposizione e i sindacati birmani chiedono la stessa cosa.Molte imprese internazionali lo hanno fatto, il premio Nobel per la pace Aug San Suu Kyi è stata liberata dopo 19 mesi di arresti domiciliari, ma ora la campagna chiede a BasicNet, proprietario del marchio Kappa, un piano sociale per i lavoratori e adeguati risarcimenti, nonché un codice di condotta futuro. Chi li ascolterà? Informazioni sul sito www.retelilliput.org e tel. 050/826354.
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.