Salute
Palliative, diritto alle cure
Oggi è la Giornata nazionale contro la sofferenza inutile della persona inguaribile. Iniziative e una raccolta di firme
«Penso che le normative che regolamentano anche l’assistenza ai pazienti, i quali necessitano di terapie del dolore e di cure palliative, debbano garantire LEA uniformi su tutto il territorio nazionale, e debbano avere canali programmatici e operativi di rapida attuazione». Con una lettera inviata al Congresso nazionale della Società Italiana di Cure Palliative, il presidente del Senato Renato Schifani ha espresso il suo impegno affinché le cure palliative siano presenti nei Livelli Essenziali di Assistenza. Proprio in questi giorni, infatti, è prevista l’approvazione dei nuovi LEA (il cui decreto era stato bloccato dalla Ragioneria dello Stato e ha richiesto una riscrittura) e la tanto attesa inclusione, al loro interno, di specifici interventi di cure palliative, sia al domicilio sia in hospice.
Sull’argomento il Presidente del Senato non ha usato giri di parole: «È ingiusto far gravare sulle famiglie il peso dell’assistenza ad un malato cronico disabile o terminale», ha scritto nella lettera inviata alla Sicp. «Ed è ancora più grave continuare ad attingere alle risorse del volontariato. Senza il quale non potrebbe, allo stato attuale, essere gestita l’emergenza di chi, sofferente, non trova risposte adeguate dal SSN». «Occorre rendere concreto l’accesso al Servizio Sanitario Nazionale», ha concluso Schifani, «a tutti i cittadini affetti dalle innumerevoli patologie che generano dolore, omogeneizzando le prestazioni fornite nelle varie regioni e abbattendo ogni barriera riguardo ai tempi di attesa, protocolli re restrittivi, terapie non disponibili. Ed è per questo che occorre impegnarsi, con i mezzi istituzionali adatti, per garantire i livelli assistenziali anche agli oltre 250 mila pazienti che ogni anno necessitano di cure palliative».
«Siamo molto confortati dalla lettera che abbiamo ricevuto dal Presidente del Senato», ha commentato Giovanni Zaninetta, Presidente della SICP. «Confidiamo ora in una rapida decisione su un decreto che è atteso da operatori, malati e famiglie».
Giornata contro la sofferenza inutile: raccolta di firme
La notizia arriva in un momento, l’11 novembre, che ha un significato speciale per il mondo delle cure palliative: oggi è infatti la “Giornata nazionale contro la sofferenza inutile della persona inguaribile”. Ogni anno la Federazione Cure Pallitive (una onlus di coordinamento che raccoglie 60 organizzazioni non profit impegnate nell’assistenza ai malati inguaribili e alle loro famiglie, con 170.000 Soci iscritti e 18.000 persone seguite e assistite ogni anno), l’11 novembre intrapende una iniziativa per sensibilizzare popolazione e istituzioni sul diritto a non soffrire delle persone inguaribili. Quest’anno si tratta di una raccolta firme per sollecitare il Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, Maurizio Sacconi, a portare a compimento alcune criticità irrisolte:
1. l’abolizione del ricettario speciale per la prescrizione dei farmaci oppioidi;
2. l’utilizzo dei fondi residui della L. 39/99 per la realizzazione degli hospice;
3. l’utilizzo dei 150 milioni di euro previsti dalla Finanziaria per la realizzazione della rete delle cure palliative;
4. la verifica dell’adeguamento da parte delle Regioni agli “8 standard qualitativi e quantitativi relativi all’assistenza ai malati terminali in trattamento palliativo” (DM 43/07);
5. l’inserimento delle cure palliative nella formazione universitaria del personale sanitario;
6. la stabilizzazione delle posizioni di lavoro e la possibilità di accesso ai concorsi degli oltre 1.000 medici che da anni operano nell’assistenza ai malati terminali.
«Siamo fiduciosi nell’ascolto delle istituzioni» commenta la presidente della Federazione, Francesca Crippa Floriani. «Al congresso Sicp ha partecipato anche il professor Guido Fanelli, l’attuale presidente della neonata Commissione ministeriale sulla Terapia del Dolore e le Cure Palliative. Ci ha assicurato che farà tesoro del lavoro svolto dalla precedente commissione e che aprirà un canale di ascolto e collaborazione con chi opera sul campo». L’impegno della Federazione, come di tutti gli operatori del settore, è anche perché la nuova Commissione non si occupi esclusivamente di terapia del dolore: «È solo una parte dell’accompagnamento al malato», sottolinea la Floriani. «Ma il dolore terminale non può essere trattato alla stregua di una qualsiasi malattia. La persona che lo sta vivendo e la sua famiglia necessitano anche di un accompagnamento psicosociale, della presenza costante di medici palliativisti. Per questo motivo bisogna impegnarsi a sviluppare sempre più la rete delle cure palliative, sia nella realizzazione degli hospice che nell’accesso alle cure domiciliari».
Su questo argomento da seguire è l’appuntamento di martedì 18 novembre, a Milano, in cui la Fondazione Floriani celebra il suo trentennale con il Convegno Internazionale Caring versus Curing: Prendersi cura delle Fragilità: continuità assistenziale nel III Millennio. La lectio magistralis sarà tenuta dal professor Daniel Callahan, bioeticista consigliere di Obama, grazie a cui l’America affronterà una drastica rivoluzione del sistema sanitario.
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