Comitato editoriale

Palla al Centro: dieci progetti per i ragazzi dell’istituto penale per minori Cesare Beccaria di Milano

La costruzione di un ponte tra il “dentro” e il “fuori” dell’IPM Cesare Beccaria per creare un modello di “carcere aperto” avverrà in modo concreto, attraverso il coinvolgimento e la partecipazione dei volontari della Fondazione e dei dipendenti di Aziende che aderiscono al progetto insieme alle Istituzioni e alle Università, attraverso programmi di volontariato aziendale, così da creare un processo di contaminazione positiva per i ragazzi del Beccaria e assicurare la sensibilizzazione della comunità esterna

di Redazione

Questa mattina, presso il Tribunale per i Minorenni di Milano, si è tenuto un importante incontro dal titolo 10 progetti per i ragazzi del Beccaria. Nuove alleanze intorno all’IPM Cesare Beccaria per prevenire il disagio giovanile, creare un ponte con la città di Milano e una comunità educante responsabile, organizzato nell’ambito dell’Accordo Istituzionale di collaborazione stretto dalla Fondazione Francesca Rava N.P.H. Italia Onlus con il Tribunale per i Minorenni, il Centro Giustizia Minorile per la Lombardia, l’IPM Cesare Beccaria e l’USSM di Milano.

L’obiettivo dell’incontro, che si è svolto alla presenza delle Istituzioni, è stato quello di sensibilizzare la comunità educante sul tema del disagio giovanile in un'ottica diprevenzione, abbattimento dei pregiudizi, contrastoall'isolamento e alla stigmatizzazione dei ragazzi entrati nel circuito penale, per la loro futura inclusione sociale e lavorativa. E presentare i progetti messi in atto dalla Fondazione Francesca Rava, stimolare nuove alleanze e trovare sostegno per la loro realizzazione.

La costruzione di un ponte tra il “dentro” e il “fuori” dell’IPM Cesare Beccaria per creare un modello di “carcere aperto” avverrà in modo concreto, attraverso il coinvolgimento e la partecipazione dei volontari della Fondazione Francesca Rava e dei dipendenti di Aziende che aderiscono al progetto insieme alle Istituzioni e alle Università, attraverso programmi di volontariato aziendale, così da creare un processo di contaminazione positiva per i ragazzi del Beccaria e assicurare la sensibilizzazione della comunità esterna.

Il Ministro della Giustizia Marta Cartabia ha affermato: “Negli istituti penali per minorenni l’educazione è tutto. Se è vero che nella nostra Costituzione, pena ed educazione sono sempre un binomio inscindibile, ciò è ancor più vero quando la pena riguarda ragazze e ragazzi minorenni o giovani adulti. I progetti realizzati con la collaborazione tra la Fondazione Francesca Rava, Tribunale per i Minorenni di Milano e Centro per la Giustizia Minorile della Lombardia, dimostrano la capacità di guardare al diritto attraverso le relazioni”.

L’incontro è proseguito con l’intervento di Maria Carlo Gatto, Presidente del Tribunale per i Minorenni di Milano, secondo la quale all’IPM Beccaria, come negli altri Istituti, si gioca la più grande sfida educativa del recupero dei ragazzi detenuti. “Questi progetti, oggi presentati con la Fondazione Francesca Rava – ha sottolineato la Presidente – sono la dimostrazione che è possibile rafforzare la relazione tra “dentro” e “fuori”, tra istituto penale minorile e territorio. Diventa anche un modo di ideare e gestire nuove opportunità di scambio e momenti di dialogo tra il carcere minorile e la città, per acquisire la consapevolezza che quel che avviene “dentro” riguarda tutti coloro che sono “fuori”: noi ed il nostro futuro”.

Le fa eco Cosima Buccoliero, Direttore dell’IPM Cesare Beccaria: “L'incontro con la Fondazione Francesca Rava, contribuisce ad aprire l'istituto penale minorile all'esterno, costruendo relazioni positive con le forze sane della comunità. Nel carcere minorile ci sono ragazzi che chiedono nuove opportunità; è nostro dovere lavorare per dare loro strumenti di formazione, di conoscenza che li aiutino a ritrovarsi e a riappropriarsi del proprio destino. Grazie a tutti coloro che stanno lavorando per rendere possibile questi obiettivi, generando significato e costruendo alleanze”.

Mariavittoria Rava, Presidente della Fondazione Francesca Rava N.P.H. Italia Onlus, ha dichiarato: “Lavoriamo da sempre al fianco e al servizio delle Istituzioni e anche in questo caso abbiamo trovato una comunità d’intenti attraverso l’Accordo stretto con il Tribunale per i Minorenni, il Centro Giustizia Minorile della Lombardia, l’IPM Cesare Beccaria e l’USSM di Milano, con i quali vogliamo creare percorsi di rinascita per i giovani entrati nel circuito penale. Con i nostri 10 progetti, che nel frattempo sono aumentati grazie a nuove alleanze, puntiamo alla formazione e al trasferimento di skills pratici e teorici, che possano arricchire il curriculum dei ragazzi nel tempo sospeso della pena o durante la detenzione. Competenze ed esperienze che consentiranno anche di identificare i propri talenti e alimentare la speranza”. Mariavittoria Rava ha aggiunto: “In un’epoca in cui si parla molto di sostenibilità sociale, quale cardine dello sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, e in cui le Aziende sono chiamate a includere questi obiettivi nelle loro strategie, la seconda chance che la giustizia minorile offre a questi ragazzi deve essere generata dalla società civile. In questo nuovo scenario, le Aziende sono chiamate ad accogliere i ragazzi con politiche di inclusione lavorativa ed empowerment”. La Fondazione Francesca Rava rappresenta in Italia l'organizzazione umanitaria Nuestros Pequenos Hermanos – NPH, fondata nel 1954 in Messico e presente in 9 paesi dell’America Latina. “Questo progetto è un ritorno alle origini perché i primi bambini accolti dal Fondatore di NPH, avvocato e criminologo Padre W. Wasson, erano minori arrestati in quanto sorpresi a rubare perché avevano fame” – ha raccontato Mariavittoria Rava, che ha concluso: “In 67 anni migliaia di bambini sono stati strappati da NPH dalla strada e alla delinquenza e sono stati cresciuti con amore nelle Case NPH nel loro Paese, dove sono diventati adulti indipendenti e responsabili, motori di rinascita delle loro comunità, grazie al metodo educativo studiato anche da Erich Fromm basato sui principi di amore, responsabilità, lavoro e carità”.

Il significato del nome del progetto, Palla al Centro, racchiude tutte le iniziative adottate in collaborazione con l’IPM Cesare Beccaria e con l’USSM di Milano. L’immagine della palla al centro porta infatti con sé grandi emozioni, legate alla ripartenza del gioco dopo un goal. Il titolo intende evocare, quindi, il simbolo della rinascita per i ragazzi entrati nel circuito penale, attraverso progetti e alleanze che possono e devono rappresentare un’opportunità di crescita per i minori e per i giovani adulti autori di reato. Le attività, alcune delle quali già partite, mirano alla formazione dei ragazzi per il loro reinserimento in percorsi educativi, facilitare il loro ingresso nel mondo del lavoro, permettere di trascorrere il tempo della detenzione in modo costruttivo per sé stessi e per la loro comunità detentiva: dalla formazione in campo informatico allo sport, dalla partecipazione all'abbellimento degli spazi all'arteterapia, fino a corsi di primo soccorso. Molto importante è inoltre la possibilità di interagire con soggetti esterni, volontari, professionisti, per permettere la conoscenza di modelli alternativi di vita e comportamento e inclusione reciproca nei rispettivi mondi. Per l’attuazione del progetto è stato previsto un comitato scientifico composto da docenti universitari e tecnici del settore.

All’incontro è intervenuta anche Paola Turci, Madrina della Fondazione Francesca Rava – N.P.H. Italia Onlus, che ha dichiarato: “Sostengo la Fondazione Francesca Rava da oltre dieci anni. Sono stata ad Haiti tre volte e ho visto con i miei occhi il grande lavoro fatto anche grazie alla direzione di una persona straordinaria, Padre Rick Frechette. Da diversi anni la Fondazione Francesca Rava sostiene anche progetti italiani: nelle emergenze, come durante e dopo il terremoto del 2016 in centro Italia con la ricostruzione e la donazione di 8 scuole, all'intervento di ampliamento delle terapie intensive negli ospedali italiani nell’emergenza coronavirus, con particolare impegno per quelli lombardi. Oggi, tra i numerosi nuovi progetti, quello con l’IPM Cesare Beccaria per il recupero e il sostegno dei ragazzi reclusi mi coinvolge particolarmente per l'importanza che la società deve dare al futuro di ragazzi adolescenti che sono già caduti, ma possono avere la possibilità di rialzarsi se si dà loro una opportunità, una possibilità per il futuro. Con la Fondazione Francesca Rava oggi questo impegno diventa concreto. Tutti i ragazzi hanno diritto ad un’occasione per riscrivere la propria strada”.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.