Palestina: petizione Fuci a parlamento Ue

La Federazione degli universitari cattolici italiani, la Fuci, promuove una petizione al Parlamento europe per la questione palestinese. Eccone il testo. «Comincia la primavera, in Palestina, colorata di bandiere che non avranno mai vento, stese su giovani corpi. Calendari contano i giorni coi volti degli uccisi in ciò che resta delle botteghe, a Nablus. Comincia la primavera, in Israele, ma non fiorirà pace da semi di odio e rancore sparsi da cin-quant?anni in una terra contesa. Ambulanze di Gaza aspettano di traverso, animali bianchi in agonia, sotto l?occhio cieco dei tanks. Giovani puerpere partoriscono la morte al check point, sotto l?oscenità degli sguardi. Nascituri incontrano la tenebra nel venire alla luce sulle strade bloccate per gli ospedali, mentre sfuma il tempo per essere sepolti con un nome. Bambini imparano a sopportare l?odore della morte, tra macerie e pneumatici in fiamme. Poeti di Israele battono ai tavoli delle nazioni per trovare parole alla pace. Soldati di Israele rifiutano di prestare le loro mani alla semina del terrore. Ragazze, ragazzi senza speranza guardano nel futuro fronteggiarsi paura e disperazione. Questa umanità in pezzi grida a noi dal profondo. FERMIAMO IL MASSACRO. Questa nostra Europa facciamola uscire da un immobilismo non più a lungo giustificabile, portiamola ora al check point della Storia. FERMIAMO IL MASSACRO. Imponiamo all?Europa la priorità assoluta della pace in Palestina. – Chiediamo al Parlamento Europeo di promuovere l?immediato invio di una forza interna-zionale di interposizione per la protezione delle popolazioni. – Facciamo appello al Parlamento Europeo perché l?Europa assuma un ruolo di guida nella ricerca di una pace fondata sul rispetto del diritto internazionale e delle risoluzioni ONU. – Chiediamo che l?Europa esiga da Israele l?immediata fine dell?occupazione militare e il ri-spetto dei diritti umani, vincolando a tale rispetto l?applicazione dei rapporti economici tra l?Unione Europea e lo Stato israeliano. FERMIAMO IL MASSACRO. Se la politica non sarà mossa dalle menti e dai cuori sarà mossa dalla catastrofe. DUE POPOLI, DUE STATI, PRESTO».