Formazione
Palermo non è uno show
Promossi (Don Smacchia e Veltroni) e bocciati (Gasparri e Capezzone)
di Redazione
Don Smacchia. Ha portato una delegazione di 52 persone, ma soprattutto un progetto sperimentale di lotta alla coca. Il metodo, attivato due anni e mezzo fa, ha coinvolto 503 persone, 328 delle quali sono entrate in trattamento con un tasso di abbandono del 35%. Per fortuna c?è qualcuno che contro la bianca è sceso in campo a inizio partita e non nei tempi supplementari.
Walter Veltroni. A Palermo non c?era, ma è da premiare la sua scelta di ospitare a Roma un altro summit sulle tossicodipendenze organizzato questa volta dalla campagna nazionale Non incarcerate il nostro crescere. Un modo intelligente per allargare il dibattito anche a quelle realtà che non hanno ritenuto voluto esser a Palermo.
Maurizio Gasparri. Il suo grido spazza anche la calda Palermo: «Il ddl sulla droga va approvato, lo porteremo in aula a gennaio e se necessario porremo anche la fiducia». A chi gli chiede la ragione di tanta urgenza, risponde: «Ne va della compattezza di questa maggioranza». Forse qualche valutazione in più sugli effetti che la norma produrrà gli poteva pure scappare.
Daniele Capezzone. L?enfant prodige dei radicali italiani, antiproibizionista più per fede che per ragione, organizza una conferenza stampa per chiedere al governo una moratoria sulla droga e un?indagine sul fenomeno dipendenze. Fatto lo show, saluta e se ne va. Una conferenza stampa proibizionista in cui erano vietate le domande…
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