Cultura
Palermo: in corso il meeting di Sant’Egidio
"Come sarebbe il mondo senza il dialogo? Come sarebbe il mondo senza gli altri? Nessun uomo è unisola, ha detto Andrea Riccardi
di Redazione
1 settembre: Il dialogo, la ricerca dell?incontro fino all?ultimo, rimane risorsa indispensabile per una civiltà della convivenza. Certo, ?dopo l?11 settembre essere pessimisti è più facile?. Tuttavia, osserva Andrea Riccardi, storico e fondatore della Comunità di Sant?Egidio, anche se il pessimismo sembra razionale, non è ragionevole. ?Il vecchio mondo è finito: ma è ancora iniziato il nuovo? In tanti ci dicono: che senso ha continuare il dialogo e questi incontri??: così Andrea Riccardi si è rivolto alla gremita assemblea inaugurale dell?incontro internazionale ?Religioni e Culture tra Dialogo e Conflitto?, a Palermo fino al 3 settembre.
?Ci sono tanti motivi per essere pessimisti, non solo gli scenari internazionali, ma anche lo spaesamento di tanti uomini e donne, il senso di insicurezza. Nel vuoto si afferma il consumismo. Su un muro di Firenze, città raffinata, si può leggere “non pensare, consuma!”. Su tante strade del mondo c?è troppo odio e paura: è facile imboccare la via della violenza.?
Secondo Riccardi, il cammino iniziato ad Assisi 1986 ha reso le diverse tradizioni religiose più consapevoli che nell?arroganza e nell?aggressività si nasconde un?intrinseca debolezza. ?La nostra forza interiore sa indicare la via del bene, anche nei momenti difficili. Agli inizi del 2002 Giovanni Paolo II ha invitato i leader religiosi ancora una volta ad Assisi, per ribadire la centralità del dialogo in tutte le religioni.?
Incontrarsi vuol dire non eludere i problemi. Riccardi, tracciando un ideale legame tra la violenza della guerra e le tante forme di violenza che costringono intere popolazioni a vivere nella paura, ha quindi ricordato che non solo il primo settembre è l?anniversario dell?inizio della seconda guerra mondiale, ma che il prossimo 3 settembre si celebra il ventesimo anniversario dell?assassinio del ge. Dalla Chiesa. ?Con lui ricordiamo il sacrificio di tanti uomini e donne: Falcone, Borsellino, Padre Puglisi e i tanti che hanno resistito al male in nome della libertà e della democrazia?.
Per Riccardi, il secolo che si è concluso ha reso gli uomini maggiormente consapevoli della propria responsabilità verso il mondo, verso gli altri. Questo processo ha cambiato nel profondo il modo di essere delle diverse comunità religiose: ?esterno non vuol dire estraneo. Come sarebbe il mondo senza il dialogo? Come sarebbe il mondo senza gli altri? Nessun uomo è un?isola?. La profezia di un mistico cristiano è oggi una realtà.
Riccardi ha infine ricordato i molteplici segni che invitano alla speranza: la pace ormai stabile in Mozambico, il fruttuoso dialogo in paesi di convivenza islamo-cristiana come Libano e Costa d?Avorio, il lungo e importante cammino di integrazione dell?Unione Europea e quello appena iniziato dell?Unione Africana.
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