Famiglia
Pakistan, torna in libertà donna condannata a morte per adulterio
Zafran Bibi era stata condannata alla lapidazione in base alla Sharìa (legge islamica). Purtroppo, restano in attesa di esecuzione altre donne pakistane
È tornata libera Zafran Bibi, una donna pakistana che era stata condannata a morte tramite lapidazione per adulterio.
Lo hanno annunciato oggi i tre giudici del tribunale federale islamico di Islamabad. Dalla prigione in cui si trovava rinchiusa, nella Provincia della frontiera di nordovest (Nwfp), la corte l?aveva convocata nella capitale del Pakistan per poter ascoltare la sua versione dei fatti. Dopo aver sentito la deposizione, i magistrati ne hanno disposto l?immediata liberazione.
Il caso ?Zafran Bibi? aveva suscitato le proteste di varie organizzazioni umanitarie. La donna si era rivolta due anni fa alla polizia della cittadina di Kohat, nel Nwfp, per denunciare suo cognato, colpevole di averla stuprata. In seguito, però, gli stessi poliziotti avevano accusato di adulterio la signora e il parente. Un tribunale distrettuale di Kohat l?aveva condannata alla lapidazione in base alla sharía (legge islamica), in vigore dagli anni Ottanta in Pakistan.
Già alcune pakistane sono state condannate a morte per adulterio, ma nessuna sentenza è stata ancora eseguita.
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.