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PAKISTAN. Sull’orlo di una rivoluzione

Secondo l'ex capo dell'intelligence pakistana Gul, i talebani vogliono l'applicazione della sharia in Pakistan

di Redazione

Tornando al rischio piu’ grande, quello che l’arsenale nucleare pakistano cada in mano talebana, Gul non ha dubbi: “L’ arsenale nucleare e’ assolutamente al sicuro!”. I talebani, per il generale, non solo “non sono cosi’ forti come si crede” ma “per quanto possano avvicinarsi, non avanzeranno fino a Islamabad, perche’ la gente non li accetterebbe”. Quanto ai legami con Al Qaeda, Gul tende a escluderli: “Non c’e’ nessun collegamento tra questi talebani e Al Qaeda, questo movimento chiede solo l’applicazione della sharia, che storicamente, nel passato di quelle tribu’, fino al 1969, e’ stata un’esperienza positiva”. L’importante, ripete, e’ che nel resto del Pakistan “non sta ai talebani definire cos’e’ la sharia”, questo dev’essere compito dei giudici. La scenario auspicato da Gul, quindi, esclude qualsiasi rischio di dissolvimento del Paese: “Assolutamente no, non c’e’ un movimento politico separatista in Pakistan oggi, non c’e’ nessun rischio di Pashtunistan (la grande patria delle tribu’ pashtun afghane e pakistane, ndr)”. E’ invece una forma di Islam politico insolita, “il Pakistan deve diventare una democrazia islamica egalitaria”, ma non del tutto inedita: L’Iraq di Saddam Hussein si definiva in maniera molto simile.

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