Cultura
Pakistan respinge afgani senza documenti
Grave la situazione a Quetta. Al di là del confine premono tra i 10mila e i 20mila profughi che sperano di espatriare.
La polizia di frontiera pakistana continua a respingere i profughi afgani privi di documenti. È quanto dichiarato oggi dall’Alto commissariato Onu per i rifugiati (Acnur) che ha sottolineato la gravità della situazione a Quetta (circa 500 chilometri a nord di Karachi). Aldilà del confine vi sono infatti tra i 10mila e i 20mila afgani che sperano di poter espatriare e lasciarsi alle spalle la guerra e il pericolo di un nuovo più ampio conflitto, conseguenza degli attentati dell’11 ottobre negli Usa. I responsabili dell’Acnur sono tuttora all’opera per convincere le autorità di Quetta, città fortemente militarizzata, ad accogliere la nuova ondata di rifugiati. Proprio la consistente presenza dell’esercito, fedele al presidente Pervez Musharraf, garantisce d’altro lato una certa tranquillità alla popolazione che teme un’ondata di violenze da parte degli integralisti musulmani. Alcuni gruppi di estremisti islamici, infatti, si sentono chiamati in causa nella crisi politica internazionale scatenata dalle tre azioni terroristiche compiute due settimane fa sulla costa orientale degli Usa.
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